Il governo di Pechino ha avviato una forte campagna contro quegli investimenti considerati “irrazionali”. Le restrizioni statali riguardano soprattutto il flusso di denaro verso l’estero, e i settori che più di tutti hanno beneficiato dell’interesse cinese sono (sono stati e saranno) quello immobiliare, di intrattenimento e il settore sportivo (il calcio su tutti).

Tante ormai sono le squadre europee in mano - completamente o in parte - a gruppi cinesi, i quali stanno diventando i nuovi padroni del calcio. Soltanto in Inghilterra, per esempio, le proprietà cinesi sono quattro: Aston Villa, Birmingham, Wolverhampton, West Bromwich Albion.

In Spagna è il Granada (ex squadra controllata dalla famiglia Pozzo, la quale è proprietaria dell’Udinese in Italia e del Watford Football Club in Inghilterra) ad essere interamente cinese; quote di minoranza invece spettano ad un club prestigioso come l’Atletico Madrid, e alla seconda squadra di Barcellona, ossia l’Espanyol. Il dominio cinese continua in Francia (Sochaux e Nizza, quest’ultima con quote di maggioranza), in Olanda (Ado Den Haag) e in Repubblica Ceca (Slavia Praga). E l’Italia non poteva certo mancare in questa speciale lista, e lo fa in “grande” visto che ad essere gestite da gruppi cinesi sono due squadre prestigiose come il Milan (passata ad aprile nelle mani di Li Yonghong) e l’Inter (dal giugno scorso di proprietà di Zhang Jindong, proprietario della Suning Holdings Group).

Suning osservato speciale

Ed è proprio il gruppo Suning - almeno secondo fonti del quotidiano China Daily - a rischiare maggiormente. Infatti secondo queste fonti - riportate dall'agenzia di stampa internazionale Reuters - tra le aziende finite sotto i riflettori del governo cinese vi è proprio Suning, azionista di maggioranza dell’Inter.

Ad ottobre infatti verrà pubblicata una sorta di “black list”, nella quale verranno elencate quelle aziende che violano le restrizioni imposte da Pechino.

L’adozione di un nuovo atteggiamento da parte del governo cinese si è potuta constatarla già quest’estate, dato che il mercato della squadra milanese non è stato coerente - ad un certo punto della sessione estiva di mercato - con i tanti (forse troppi) proclami fatti al termine della scorsa stagione, e poi proseguiti con l’inizio della nuova.

Zhang Huanteng è il responsabile della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, ed ha annunciato che "alle aziende citate nella lista non verrà proibito di fare investimenti all’estero, ma verranno punite in quanto considerate disonorevoli nei confronti degli enti regolatori”. Nonostante questo filtra tranquillità ed ottimismo dalla famiglia Zhang.