Dopo l'ottimo inizio di campionato con due vittorie contro Crotone e Cagliari il Milan subisce una pesante sconfitta contro una Lazio ben schierata e pronta a colpire ad ogni minimo errore degli avversari. La squadra capitolina si è aggiudicata una partita che rischiava di essere rinviata per via del maltempo che si è abbattuto sul centro Italia in questo fine settimana: alla fine la gara è stata solo posticipata di un ora (dalle 15 alle 16), ma non c'è mai stata partita, visto che in campo la lazio ha dominato, grazie alla prova sontuosa di Ciro immobile, autore di una tripletta (la prima con la maglia bianco-celeste) e un assist per Luis Alberto.

La Lazio

La Lazio ha dimostrato di poter essere una pericolosa antagonista per chiunque punti alla vittoria del campionato e sarà difficile per tutti strappare punti quest'anno all'Olimpico; la società ha operato molto bene nel mercato estivo, riuscendo a trattenere tutti i campioni (De Vrij, Milinkovic-Savic, Felipe Anderson, Immobile) e cedendo solo i giocatori scontenti, ma senza concedere sconti sulle cifre stabilite in partenza dal presidente Claudio Lotito (per Biglia il Milan ha pagato quasi 20 milioni mentre per Keita Balde sono stati 30 i milioni spesi). In attesa di vedere il debutto del portoghese Nani, la Lazio si gode il suo bomber, autore di un'ottima prova: Immobile ha infatti seminato il panico in una difesa rossonera poco attenta e con poca cattiveria agonistica.

Ottima prestazione anche del resto della squadra, peraltro ben schierata in campo dal mister Simone Inzaghi. Spiccano le prestazioni al centro della difesa di De Vrij (che dimostra ancora una volta di essere tra i migliori centrali del campionato), a centrocampo quella di Lucas Leiva che non ha fatto rimpiangere l'ex Biglia, autore di una prova incolore con i colori rossoneri.

Lulic e Parolo sono ormai due colonne di questa squadra (quest'ultimo, espulso, dovrà saltare il prossimo turno contro il Genoa). Va segnalata anche l'ennesima buona prestazione di Luis Alberto, autore, tra l'altro, del gol del momentaneo 4-0. Con una prova di qualità e quantità ha dato una grande mano alla manovra laziale e se manterrà i livelli di questo avvio, Simone Inzaghi avrà un arma in più nel suo già ben fornito arsenale.

Il Milan

La squadra rossonera, al contrario, non è mai entrata veramente in partita ed anche il gol è nato da un tiro impreciso di Calhanoglu stoppato da Montolivo che ha infilato il portiere con un rasoterra alla sua destra. La squadra di Vincenzo Montella torna sulla terra dopo un inizio di stagione che aveva fatto credere al Milan di essere già una "grande". Serve ancora tanto lavoro per trovare i giusti autonomismi, inoltre è mancata la personalità nel reagire in tutti i giocatori schierati in campo. La difesa ha concesso troppi spazi ed in particolare i centrali Bonucci e Musacchio non hanno trovato la giusta intesa, dimenticandosi molto spesso lo scatenato Immobile. La coppia difensiva rossonera non è stata certo stata aiutata da un centrocampo in cui Kessiè non ha dato il solito contributo di grinta (suo il fallo da cui è scaturito il rigore per l'1-0), nè da una prova incolore e senza spunti di Biglia.

Anche l'attacco non ha soddisfatto Vincenzo Montella, visto che nessuno dei tre titolari (Suso-Cutrone-Borini) ha chiuso la partita in campo.In sintesi, mentre la difesa sbandava, subendo ben 4 gol (era dal 1999 che la Lazio non segnava 4 gol al Milan), l'attacco era sterile ed impotente con un centrocampo che non ha aiutato nè la fase difensiva, nè quella offensiva. Dunque, Lazio promossa pieni voti, mentre il Milan è da rivedere sia nel modulo che nella personalità.