Cantami, o Diva, del Pelide Khedira l’ira funesta, che infiniti lutti addusse ai savorgnani. Esageriamo? Forse sì. Il mediano tedesco della Juventus non ha di certo il piè veloce come Achille. D’altro canto, Achille, figlio di Teti, non era uno dei centrocampisti più forti d’Europa.

Un corazziere difende sempre la sua Signora. Tre volte Sami e la Juve sorride

Tre goal, quelli di Khedira, che valgono tre punti, in una partita che, a tratti, è stata una battaglia. Rossi, reti, falli, punizioni, VAR, non VAR: è successo di tutto alla Dacia Arena. Per otto volte i portieri hanno raccolto da dentro la rete un pallone che trasudava di colpi di scena e agonismo.

La Juve subisce subito, ancora una volta. Risponde, due volte, poi Mandzukic va fuori: si gioca in dieci dalla parte di Buffon. Capitan Danilo vola e riacciuffa il risultato. L’Udinese ci crede, e questo fa arrabbiare i bianconeri: altre quattro reti e pratica chiusa. Guai a farli arrabbiare, non ve l’avevamo detto?

Juventus straordinariamente forte e caparbia a Udine. Ma Buffon non ci sta

La difesa scricchiola, ma in avanti è tutta un’altra storia. Khedira sugli scudi, sotto Rugani e Pjanić. Dybala e Higuain lavorano per la squadra, Cuadrado e Lichtsteiner corrono per tutti. A fine partita, Buffon avvisa i suoi: troppi reti subite, nove in altrettante partite, così non si vince niente. Ha ragione.

Allegri sottoscrive, ma intanto sorride: Napoli e Inter sono più vicine. Avranno di già paura?

Che partita, quella tra le prime della classe. Il Napoli colpisce di taglio, l’Inter di punta. E lo fanno ancora e ancora. Poi, la squadra di Sarri prende in mano il match. Insigne e Mertnes ci provano, ma la mira non è quella dei giorni migliori.

Handanovic e compagni reggono l’urto e portano a casa un punto. Prezioso? Più di quanto si possa credere.

Ci sono extraterrestri e umani. E alla fine, tutto resta com’era

Resta tutto com’era al termine della nona giornata, o quasi. Napoli primo e a seguire tutte le altre. Tra queste, anche la Lazio di Immobile l’implacabile. Tredici reti in nove giornate sono un bottino da extraterrestre.

Che gli avrà fatto Inzaghi? Telefono-casa, Ciro. Telefono-casa e facci divertire ancora e ancora. Ci sarebbe pure una Svezia da battere. Ci pensi tu?

Umano, troppo umano è il Milan di Montella e capitan Bonucci. E chi non lo è, umano? Infierire non ci piace, e quindi diamo tempo al tempo. Ma la sabbia scorre e le partite sono sempre di meno.