Un punto nelle ultime quattro partite, quattro sconfitte complessive su nove gare di campionato; dodici reti realizzate e tredici al passivo. I numeri sono impietosi, ma reali: sono quelli del Milan di Vincenzo Montella e sono inaccettabili per qualunque grande squadra, a maggior ragione per una società che, nel corso dell'estate, ha effettuato una delle campagne acquisti più costose dell'intera storia del calcio. A conti fatti, però, la faraonica campagna di rafforzamento messa in atto dalla nuova proprietà rossonera non ha portato a Milanello giocatori in grado di spostare gli equilibri.

L'unico vero top player è Leonardo Bonucci, almeno sulla carta e quella carta è stata già stracciata alla luce del rendimento disastroso dell'ex difensore della Juventus. Oltretutto, manca un centravanti di peso e questo aspetto si evince chiaramente in un attacco spuntato, tra i peggiori dell'intera Serie A se guardiamo alla prima metà della classifica. La panchina di Vincenzo Montella era data a rischio già dopo la sconfitta casalinga con la Roma, non è saltata dopo il derby perso con l'Inter solo perché, in fin dei conti, il Milan ha disputato un secondo tempo gagliardo e, alla fine, un pareggio non avrebbe fatto gridare allo scandalo nessuno. Ma il Milan che non va oltre lo 0-0 a San Siro contro il Genoa fa storcere la bocca anche ai tifosi più ottimisti e, pertanto, sebbene Montella sia ancora effettivamente l'allenatore del Milan, il toto-sostituto continua sugli organi di stampa.

In questi casi, si vanno spesso a ricercare profili prestigiosi che in passato hanno fatto grande il club milanese.

Capello smentisce le indiscrezioni

Tra i nomi circolati in questi giorni, quello di Fabio Capello che proprio al Milan raccolse negli anni '90 l'eredità di Arrigo Sacchi, vincendo quattro scudetti ed una Champions League.

Ma dalla Cina, Don Fabio smentisce seccamente qualunque ipotesi di questo genere. "Ho già dato in proposito - dice l'attuale tecnico dello Jiangsu - e sebbene la mia Italia sia sempre nel cuore, ho avuto la fortuna di lavorare in altri Paesi, arricchendomi professionalmente. Credo che sono viaggiando ci si arricchisce in questo senso.

Ho accettato la proposta dalla Cina (nella squadra del gruppo Suning, gli stessi proprietari dell'Inter, ndr) perché volevo tornare ad allenare un club dopo le esperienze con le Nazionali in Inghilterra e Russia. Ho un altro anno di contratto e poi vado in vacanza". Nessun ritorno di fiamma pertanto nei confronti del Milan, ma nel caso specifico Capello difende il collega. "Bisogna dar tempo a Montella, la squadra è stata totalmente rinnovata, però penso che andava rafforzata nei punti deboli e che sia stato un grave errore acquistare tanti giocatori: meglio prenderne due o tre che fanno davvero la differenza". Per quello che riguarda il campionato di serie A, Capello loda Napoli ed Inter. "Una grande partita: due squadre diverse, ma entrambe competitive.

Mi sono svegliato alle 2.30 della notte per vedere Napoli-Inter, ne è valsa la pena".

Ancelotti al Milan, solo fantacalcio

Il nome ripetutamente accostato al Milan, però, è quello di Carlo Ancelotti dopo la fine del suo rapporto con il Bayern Monaco. Si tratta anche in questo caso di suggestione, uso comune accostare ad una panchina prestigiosa il nome di un tecnico del passato (sulla panchina del Milan, Carletto ha vinto uno scudetto e due Champions League) quando le cose vanno male. Ma in questo momento, l'allenatore emiliano sembra molto più propenso ad un periodo 'sabbatico', anche se i soliti beninformati lo indicano come possibile candidato alla panchina della Nazionale nel caso in cui Ventura fallisca l'appuntamento con la qualificazione ai Mondiali di Russia.

Naturalmente questa sarebbe un'ipotesi disastrosa per il calcio italiano; quanto al diretto interessato si è già fatto scappare un paio di battute relative al Milan ed alla Nazionale che lasciano presupporre una posizione piuttosto distante da entrambe. "Il Milan? Montella ha detto che farebbe il mio vice, io farei volentieri il suo: pertanto possiamo allenare una partita per uno. Italia? In realtà ho ancora voglia di lavorare tutti i giorni".

Montella, fiducia a tempo

La società però pare intenzionata a concedere ancora fiducia a Montella, salvo disastri nelle prossime partite. Ma ovviamente i soliti rumors indicano la stessa impegnata a valutare possibili sostituti. Tra i nomi circolati in queste ore quell dell'ex allenatore di Napoli ed Inter, Walter Mazzarri, dell'ex tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa, oltre alla 'comoda' soluzione Gennaro Gattuso, attuale allenatore della Primavera.