Napoli - Inter è terminata senza vincitori e senza sconfitti. Uno 0 a 0 dove nessuna delle due squadre ha trovato la chiave giusta per aprire la difesa avversaria e, nello stesso tempo, di imbrigliarla attraverso le trame offensive provate in allenamento. Vero, l'Inter ha fondamentalmente giocato una partita sulla difensiva, per poi, cercare di ripartire in contropiede. Il Napoli, dal canto suo, ha fatto il Napoli a metà. In fondo la stanchezza della Champions si è fatta sentire eccome sulle gambe dei giocatori di sarri e, quindi, non si poteva chiedere di più.

Napoli-Inter finisce senza reti

Ma Napoli - Inter è stata più dello schema previsto già prima della vigilia della gara. E' stata una partita a scacchi in movimento dove né Sarri e né Spalletti hanno trovato il modo di fare di farsi scacco matto l'uno verso l'altro. I due allenatori toscani hanno, mediante le loro tattiche, posto le basi per un match in cui il pareggio non ha tolto l'amaro in bocca a nessuno, anzi.

La squadra partenopea rimane saldamente in testa alla classifica e i nero - azzurri si scoprono, a due lunghezze proprio dalla squadra campana, giocatori adatti per partecipare alla corsa scudetto. Inoltre il Napoli tiene ancora lontana la juve, tre punti, tennistica ad Udine.

La partita, nella sua sostanza, ha portato quattro palle gol nitide, due per parte e difese solide ambo i lati, come specificato in più di un'occasione seppur indirettamente.

Entrambe le squadre hanno confermato di meritare le due posizioni che occupano.

Deludono gli attaccanti

Lo 0 a 0, comunque, porta, come naturale che sia, delusione nei confronti dei bomber tanto attesi: Icardi e Mertens. Quest'ultimo, a parte i suoi classici movimenti, non è riuscito ad incidere come voleva. L'attaccante argentino, invece, ha dovuto fare i conti con una difesa azzurra veramente arcigna come non mai.

Fra i più pericolosi dell'Inter: Perisic, Borja Valero e Vecino, di cui un suo tiro è stato salvato sulla linea. Per il Napoli, invece, Mertens, come detto, e Zielinski.

Un appunto bisogna farlo su "Lorenzo il Magnifico" il quale, alle volte e scusate il gioco di parole, magnifico non lo è stato. Senza nulla togliere al fatto di essere a mezzo servizio, come si sapeva, durante la gara di coppa martedì sera, e dall'alto del suo invidiabile talento continua, in maniera imperterrita, ha proporsi con la classica giocata con il tiro a giro.

Diventando, così, agli occhi degli avversari prevedibile. Forse Sarri doveva sostituirlo un pò prima e tenere capitano Hamsik fino alla fine. Difatti Marek, seppur lontano dalla perfetta forma fisica, non sembra prevedibile nelle giocate rispetto a Lorenzo Insigne.

In conclusione applausi per entrambe le squadre attendendo momenti migliori, per il Napoli, per una fuga che pare comunque alla sua portata e all'Inter di avere finalmente una forte solidità. Nel turno infrasettimanale il Napoli sarà impegnato nella trasferta di Genoa con la squadra di Juric.