L'infortunio di Faouzi Ghoulam, durante il match di Champions League contro il Manchester City, ha lasciato il segno in casa Napoli, tant'è vero che a distanza di diversi giorni se ne continua a parlare, sia in ottica calciomercato, perché sono già ben sei i nomi possibili che il direttore sportivo Giuntoli avrebbe messo nel mirino, sia perché si cerca di capire quali sono state le cause che hanno portato alla rottura del legamento crociato, infortunio sempre più frequente nel mondo del calcio e che dall'inizio della stagione ad ora ha colpito ben sette calciatori della nostra Serie A.

A questo proposito è intervenuto il professore Riccardo Ciatti, primo assistente del professore Mariani presso Villa Stuart, rilasciando alcune dichiarazioni al quotidiano sportivo il Corriere dello Sport e a Repubblica, proprio sulle cause che possono portare a questo tipo di infortunio e alle motivazioni per cui questa diagnosi è sempre più frequente tra i calciatori. Per ultimo, infatti, è arrivato l'infortunio di Faouzi Ghoulam, ma prima di lui in questa stagione c'è stato il compagno di squadra Milik, ed è soltanto uno dei tanti purtroppo.

Napoli: ecco le cause dell'infortunio come quello di Ghoulam

Secondo le parole del prof Ciatti gli infortuni come quello capitato a Ghoulam sono sempre più causati dalle scarpe odierne, che inchiodano maggiormente il piede al terreno.

In questo modo, se c'è una torsione brusca, il ginocchio può subire un danno. Quando esistevano i tacchetti tondi, infatti, è vero che erano meno performanti, ma la torsione si scaricava sul piede e quindi si stressava meno il ginocchio.

Ma l'infortunio subito dal terzino del Napoli è causato da diversi fattori secondo il professore Ciatti, perché anche i terreni di gioco fanno la loro parte, in quanto ci si allena su un campo e si gioca su un altro e di conseguenza tutto ciò crea stress al corpo.

In più le stimolazioni in allenamento sono sempre più forti e vanno a discapito della salute del corpo dell'atleta. Quasi sempre, infatti, si lavora troppo per l'accelerazione dei ritmi di gioco ma si trascurano i segni di stanchezza e quando un soggetto è stanco basta una piccola distrazione per causare un brutto infortunio.

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