Che l'eliminazione dell'Italia dai mondiali di Russia 2018 potesse produrre un processo mediatico contro i responsabili del fallimento sportivo c'era da aspettarselo. Quello che invece non si riesce a capire è l'assoluta mancanza di buon senso e onorabilità da parte di certi personaggi che, pur di difendere la propria poltrona, indicano come unico responsabile della disfatta il c.t. Ventura.

Il presidente Figc contro Ventura a 'Le Iene'

Parliamo del presidente della Figc, il n. 1 del calcio nazionale Carlo Tavecchio, che nel corso di un'intervista rilasciata alla trasmissione 'Le Iene', ha puntato l'indice accusatorio, esclusivamente, nei confronti del c.t.

azzurro. Alla domanda della Iena Nicolò De Devitiis, a proposito della responsabilità sulla scelta di Ventura, il n. 1 della FIGC, in lacrime, ha giustificato come tale scelta fosse stata forzata, a causa dell' indisponibilità di altri tecnici."Non sono per niente sereno, non riesco a dormire da 4 giorni", ha confessato Tavecchio aggiungendo che "abbiamo giocato proprio male, con gente alta quasi 1 metro e 90 noi crossavamo in mezzo". E su Insigne ha affermato: "Come si fa a non far giocare Insigne, l'ho detto allo staff prima della partita". Insomma, un vero e proprio fiume in piena, anche se dall'intervista non sembra che Tavecchio voglia presentarsi dimissionario al prossimo Consiglio federale, anzi ha parlato di programmi e di allenatori in grado di rilanciare l'immagine del calcio nazionale.

Tavecchio, nel 2014 altra caduta di stile

D'altronde, il personaggio non è nuovo a queste cadute di stile. Qualche anno fa, la sua candidatura alla presidenza della Figc, fu battezzata da un altro scivolone sul tema degli extracomunitari. Infatti, nel corso del suo intervento all’Assemblea straordinaria della Lega nazionale dilettanti, Tavecchio si era soffermato per parlare di accoglienza condannando la scelta di far giocare gli extracomunitari, a suo dire, senza regole.

E, a proposito di un calciatore del campionato italiano, aveva esclamato: "Opti Poba è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così".

Ora, a parte i quattro giorni di insonnia del presidente Tavecchio, è possibile che 55 milioni di sportivi italiani debbano continuare ad avere gli incubi dopo aver visto e rivisto all'opera le 'gaffe' del n.

1 della Figc? La nostra nazione, tradizionalmente nota per le sue gesta calcistiche, grazie alle indiscusse capacità dei nostri tecnici e calciatori, merita una simile federazione capace di tali scempiaggini? Sono tutte domande che l'Italia calcistica si pone, in attesa che il Consiglio federale possa esprimere veramente la volontà di rinnovare i propri quadri dirigenziali, per dare un minimo di credibilità all'intero movimento.