Si è conclusa con il posticipo del lunedì la quattordicesima giornata di Serie A, vediamo di seguito un'attenta analisi di quello che è successo in ciascuna delle dieci partite di questo fine settimana appena passato.

Sabato 25\11

Bologna-Sampdoria 3-0: la quattordicesima giornata di serie A si apre con il netto successo del Bologna che al Dall’Ara travolge una Sampdoria priva di idee e quasi mai in partita. Bastano 3 minuti agli uomini di Donadoni per portarsi in vantaggio, con Verdi abile a sfruttare una respinta corta di Viviano sulla conclusione di Destro.

Il raddoppio rossoblù arriva 20 minuti dopo, quando Mbaye sul calcio d’angolo battuto dal solito Simone Verdi anticipa tutti e di testa infila il portiere blucerchiato. Il Bologna controlla la gara ma al 47° del primo tempo rimane in dieci per l’espulsione di Torosids che rimedia due gialli in tre minuti. Potrebbe essere l’episodio che cambia la gara invece i padroni di casa giocano un secondo tempo di grande ordine, soffrono poco e trovano addirittura il terzo gol con il neo-entrato Okwonkwo, che sfrutta al meglio l’assist al bacio di Donsah. I rossoblù salgono cosi a quota 20 punti agganciando il Milan al settimo posto, mentre la squadra di Giampaolo perde l’occasione di raggiungere a quota 29 la Lazio, fermata all’Olimpico dalla Fiorentina.

Chievo-Spal 2-1: al Bentegodi i gialloblù guidati da mister Maran soffrono ma riescono ad avere la meglio di una Spal combattiva ma fin troppo rinunciataria nel secondo tempo. Sono proprio gli ospiti ad andare in vantaggio dopo 17 minuti: Lazzari, imprendibile sulla fascia destra, arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone teso che Cesar devia goffamente nella propria porta.

La Spal gioca meglio ma non riesce a trovare il raddoppio, il Chievo si difende e ringrazia Sorrentino, autore di almeno 2-3 parate strepitose. Nella ripresa la musica cambia, con gli ospiti che si schiacciano a ridosso della propria area di rigore e i padroni di casa che prendono campo. Il pareggio arriva al 66° quando Gobbi mette in mezzo un cross dalla sinistra, Pellissier si getta sul pallone ma non riesce a trovare l’impatto giusto con la sfera che rotola tra i piedi di Inglese che, a tu per tu con Gomis, fa 1-1.

Il Chievo spinge e la Spal non riesce più a ripartire cosi, a 8 dalla fine, arriva il gol della vittoria clivense, con lo stesso Inglese bravo a vincere il duello fisico con Vaisanen e a battere un’imperfetto Gomis con il destro. Il Chievo sale cosi a quota 20 e ritrova la vittoria dopo più di un mese, la Spal rimane invece a 10 punti, in piena lotta retrocessione, e venerdì farà visita alla Roma all’Olimpico.

Sassuolo-Verona 0-2: Verona corsaro al Mapei Stadium dove il Sassuolo ha raccimolato 2 soli punti in 7 gare. Gli uomini di Pecchia mostrano sprazzi di buon calcio ma soprattutto tanta personalità e voglia di vincere, caratteristiche invece assenti nella squadra di Bucchi, che ora è vicinissimo all’esonero.

I gialloblu archiviano la pratica in soli nove minuti: al 22° Zuculini sfrutta al meglio un cross di Cerci sul quale i difensori neroverdi non riescono a liberare, mentre al 31° Romulo pesca Verde con uno splendido lancio dalla propria metà campo, l’aggancio del numero 7 ospite è perfetto, cosi come il piazzato che permette al Verona di portarsi sul 2-0. A 23’ dalla fine c’è l’espulsione di Hertaux che costringe i ragazzi di Pecchia a giocare in 10 l’ultimo quarto di gara, il Sassuolo però non riesce a creare pericoli dalle parte di Nicolas e si ritrova pericolosamente invischiato nella lotta salvezza. Gli ospiti invece vincono una partita importantissima e si portano a -1 da Spal e Genoa, con i rossoblu che lunedi prossimo saranno ospiti al Bentegodi.

Cagliari-Inter 1-3: un’Inter un po’ sottotono (almeno nei primi 45 minuti) esce dalla Sardegna Arena con tre punti fondamentali per la corsa Champions. I locali partono meglio e mettono in difficoltà i nerazzurri con pressing e verticalizzazioni immediate, i ragazzi di Spalletti si affidano all’estro di Perisic e alle abilità in area di capitan Icardi. E’ proprio sull’asse croato-argentino che gli ospiti costruiscono il gol del vantaggio: sul cross di Candreva la battuta a rete del numero 77 nativo di Spalato non è precisa, ma si trasforma in un assist involontario per Maurito che da due passi fa 1-0. Dopo il riposo è ancora l’Inter ad andare a segno con il neo-entrato Brozovic che raccoglie a rimorchio il cross di un ottimo Candreva e fulmina Rafael con il destro.

Il Cagliari però non ci sta e a 20’ dalla fine riapre la partita grazie ad una gran conclusione al volo di Pavoletti che capitalizza come meglio non potrebbe un cross di Faragò. Le speranze del Cagliari vengono spente però ancora una volta dal killer di Rosario che all’83° sfrutta al meglio una indecisione di Rafael, che non riesce ad allontanare un pallone vagante, e fa 3-1. Vittoria sofferta ma importante per la banda di Spalletti che continua la sua marcia, fino ad adesso, trionfale (11 vittorie e 3 pareggi in 14 partite). Applausi anche per un Cagliari che non ha affatto demeritato ma che si è dovuto inchinare alla maggiore caratura tecnica degli ospiti.

Domenica 26\11

Genoa-Roma 1-1: la Roma non va oltre l’1-1 a Marassi dove il Genoa sembra aver tratto grande giovamento dalla cura Ballardini.

La partita è equilibrata e si gioca su ritmi molto alti, con occasioni da ambo le parti. E’ però la Roma a passare in vantaggio quando El Sharaawy brucia Izzo ed arriva per primo all’impatto con un pallone messo in area da Florenzi, il destro sul secondo palo del Faraone è imprendibile per Perin. Dieci minuti dopo, però, arriva l’episodio che cambia la partita: su un calcio d’angolo in favore dei padroni di casa De Rossi prima trattiene vistosamente Lapadula e poi lo colpisce con uno schiaffo. Dopo aver consultato il VAR, Giacomelli non ha dubbi: rigore in favore dei padroni di casa e rosso per il capitano giallorosso. Dal dischetto va lo stesso Lapadula che batte Allisson con un sinistro potente e centrale che si infila sotto la traversa.

La Roma esce dunque da Marassi con un solo punto e scivola cosi a -7 dal Napoli (anche se con una partita in meno), il Genoa invece sale a quota 10 raggiungendo la Spal e pensa già al match della settimana prossima al Bentegodi contro il Verona.

Milan-Torino 0-0: si conclude a reti bianche il match di San Siro, con il Milan che dimostra, ancora una volta, di non avere la continuità per mantenere il passo delle prime. Il Toro invece allunga a tre la striscia di pareggi consecutivi, di cui due ottenuti contro le milanesi. Nel primo tempo sono i padroni di casa a rendersi più pericolosi e ad andare vicini al vantaggio prima con una punizione di Suso sulla quale Sirigu si esalta, e poi con il tentativo in scivolata di Andrè Silva che manca la porta di pochi centimetri su un cross dalla destra di Kessie.

Nella ripresa il copione è lo stesso, con i rossoneri che ci provano ripetutamente ma sbattono su un Sirigu in giornata di grazia. Il Milan viene cosi raggiunto da Chievo e Bologna al settimo posto e vede saltare la panchina di Montella, mentre Mihajlovic può ritenersi soddisfatto del suo Torino, che, in attesa del ritorno del vero Belotti, ha saputo soffrire e portare a casa un punto in un campo difficile come il Meazza.

Udinese-Napoli 0-1: il Napoli, dopo il 3-0 di martedi allo Shaktar, si presenta alla Dacia Arena di Udine un po' sulle gambe e non riesce a sviluppare il suo solito calcio veloce e spettacolare. Merito anche della nuova Udinese di Massimo Oddo, che, per l’occasione, disegna un 3-5-1-1 che diventa 5-3-1-1 in fase di non possesso, con Widmer ed Ali Adnan sugli esterni.

La squadra di Sarri fatica a trovare spazi, anche perché Insigne, Mertens e Callejon sono ben controllati dai difensori bianconeri. A regalare a Sarri i tre punti è la giocata di Maggio che entra in area dalla destra e viene steso da Langella, Di Bello indica il dischetto senza nemmeno consultare il VAR. Dagli undici metri va Jorginho che si fa respingere la conclusione da Scuffet, il pallone però rimane nella disponibilità dell’italo-brasiliano che fa 1-0 a porta praticamente vuota. L’Udinese prova a rispondere ma gli ospiti si chiudono bene e portano a casa, senza particolari affanni, tre punti pesantissimi in ottica scudetto.

Lazio-Fiorentina 1-1: la Lazio viene beffata nel finale e non riesce a tornare alla vittoria dopo aver perso il derby di sabato scorso.

La Fiorentina si dimostra ancora una volta squadra organizzata e ben messa in campo, che ha in Chiesa e Thereaux le sue armi più pericolose. Sono proprio i viola a partire meglio ma la rete che sblocca il match porta la firma di Stefan De Vrij, che di testa al 25° anticipa tutti e fa 1-0. La reazione della squadra di Pioli non è veemente e la Lazio si accontenta di gestire senza spingere più di tanto alla ricerca del gol della sicurezza. In pieno recupero però, Pezzella va giù in area per un contatto con il neoentrato Caicedo, Massa, dopo aver consultato il VAR, assegna il calcio di rigore che Babacar realizza spiazzando Strakosha. I biancocelesti di Inzaghi perdono due punti preziosi per la lotta Champions mentre la Fiorentina porta a casa un pareggio che, per come è maturato, vale quanto una vittoria.

Juventus-Crotone 3-0: il Crotone regge per 50 minuti al cospetto di una Juventus reduce dalle fatiche di Champions contro il Barcellona. Troppa la differenza di valori tra le due squadre, differenza evidenziata anche dalle statistiche sul possesso palla (81% vs 19%) e sulle conclusioni (25 vs 4). Il gol che apre (e chiude) i giochi porta la firma di Mandzukic, che per l’occasione prende il posto di Higuain al centro dell’attacco, bravo ad impattare di testa sul cross di Barzagli e a battere un incolpevole Cordaz. Otto minuti dopo arriva il raddoppio juventino firmato Mattia De Sciglio, il suo bolide dal limite si infila sotto la traversa per il 2-0 dei padroni di casa. A 20 dalla fine c’è gloria anche per Benatia che da due passi spinge in rete il pallone servitogli dal neoentrato Pjanic. La Juventus mantiene cosi il ritmo di Napoli ed Inter (che affronterà nelle prossime due giornate) mentre il Crotone si prepara alla sfida ben più abbordabile di lunedi prossimo contro l’Udinese.

Lunedi 27/11

Atalanta-Benevento 1-0: il Benevento cade anche all’Atleti Azzurri d’Italia dove un’Atalanta propositiva ma imprecisa, forsa anche a causa dell’impegno di giovedi scorso contro l’Everton, trova la via della rete solo a 15 dalla fine grazie al solito Bryan Cristante. Sono i padroni di casa, come ci si poteva aspettare, a fare la partita, il Benevento attende e prova a pungere in ripartenza. Il primo tempo scorre via senza particolari emozioni, cosi Gasperini decide di dare consistenza all’attacco inserendo dopo poco meno di un’ora Ilicic e Petagna. E’ proprio il talento sloveno a fornire a Cristante la palla del vantaggio: la conclusione del numero 4 neroazzurro è potente e non lascia scampo a Brignoli proteso in tuffo. L’Atalanta torna cosi alla vittoria dopo 3 giornate mentre il Benevento colleziona la quattordicesima sconfitta consecutiva e vede le speranze di salvezza affievolirsi sempre più.