Filtra moderato ottimismo da Nyon, dove l'amministratore delegato del Milan, Marco Fassone, si trova per la richiesta di voluntary agreement della società rossonera. L'incontro tra l'ad e la commissione Uefa presieduta dall'ex primo ministro belga, Yves Leterme, è durata poco più di tre ore. Adesso, è attesa la decisione del massimo organo calcistico europeo. Di seguito, tutti i dettagli e i possibili scenari futuri.

Riunione Milan-Uefa terminata: Fassone ottimista

Come anticipato, secondo quanto riportato dal noto portale 'Milannews', dagli ambienti rossoneri è trapelato ottimismo al termine della riunione per richiedere l'accordo per l'assestamento dei conti del Milan nel giro di un triennio.

Sempre secondo l'autorevole sito monotematico, a rendere armonioso il clima dell'incontro ci ha pensato lo stesso Fassone, che con la sua consueta trasparenza e sincerità ha illustrato un credibile piano di rientro per gli anni a venire. Questo dovrebbe portare - si spera - all'accettazione della richiesta della società rossonera.

Ad ogni modo, le tempistiche per esaminare i conti riportati dall'ad Fassone possono variare. Una risposta certa e definitiva si avrà - senza dubbio - entro Natale. Tuttavia, i vertici del Milan auspicano che l'Uefa comunichi la sua decisione già nel giro di qualche giorno. I più ottimisti hanno avanzato l'ipotesi che ci sarà una risposta entro le prossime 48 ore, ma al momento questa ipotesi non appare credibile, dal momento che la commissione vorrà analizzare nel dettaglio il piano illustrato dal Milan.

Voluntary agreement: cos'è e a cosa serve

Quando si parla di voluntary agreement, si intende semplicemente un patto in deroga ai principi del 'Financial Fair Play' tra una società calcistica e, per l'appunto, l'Uefa. Si tratta, dunque, di un vero e proprio accordo volontario tra le parti, secondo cui è possibile derogare alla regola che prevede perdite inferiori ai 30 milioni di euro nell'arco dell'ultimo triennio.

Non tutti, però, possono richiedere il voluntary agreement. Solo le società che hanno avuto un recente cambio di proprietà (ed è il caso del Milan), infatti, possono avvalersi di questo accordo. Se l'Uefa dovesse accogliere la richiesta dei rossoneri, il Milan sarebbe il primo club calcistico in Europa che potrebbe avvalersi di questo accordo.

Se il piano presentato da Marco Fassone dovesse essere accettato dalla commissione esaminatrice, i rossoneri potrebbero respirare dal punto di vista finanziario e rinviare il pareggio di bilancio tra quattro esercizi (nel 2021).

Se, al contrario, l'Uefa non ritenesse sufficienti le garanzie presentate dal club di via Aldo Rossi, la situazione si farebbe sì complicata, ma non drammatica. In tal caso, il Milan dovrebbe ripresentarsi - tra gennaio e febbraio 2018 - a Nyon per discutere un 'Settlement Agreement', che imporrebbe dei limiti di spesa notevoli almeno per i prossimi tre anni (così come sta avvenendo con l'Inter). L'auspicio di Fassone e della proprietà rossonera, rappresentata a Nyon da David Han Li (braccio destro del presidente Yonghong Li), è, naturalmente, che venga accordato il 'Voluntary Agreement'. Nei prossimi giorni o, al massimo, nel mese di dicembre, il futuro del Milan sarà molto più chiaro.

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