Era lecito aspettarsi che Fassone e Mirabelli avrebbero steccato qualcuno dei tanti colpi di mercato fatti in estate grazie ai milioni arrivati con la nuova società cinese del Milan, ma pochi si potevano aspettare che proprio Biglia, uno di quelli che doveva formare la base su cui costruire una nuova squadra vincente, avrebbe avuto così tante difficoltà ad inserirsi negli schemi prima di Montella, ora di Gattuso.

L'inizio sfortunato

Tra fastidi fisici e muscolari, prestazioni in campo non brillantissime ed errori costati caro durante le partite, Lucas Biglia ora è stato messo ai margini della squadra e dopo il cambio di panchina (ma già da qualche settimana prima) Montolivo, dopo alcune discrete prestazioni, è stato promosso a titolare nella regia del Milan, soffiando il posto all'argentino che relegato in panchina inizia a pesare sulle spalle della dirigenza con il suo ingaggio da 3,5 milioni all'anno e l'esborso totale di 20 milioni di euro (17 più bonus).

Potrebbe essere lui il primo degli acquisti fatti in estate ad essere ceduto o mandato in prestito.

L'ingaggio: il vero ostacolo alla cessione

La dirigenza rossonera, però, per pensare ad una possibile cessione di Biglia già a gennaio deve riuscire a non fare minusvalenze rispetto ai milioni spesi in estate per strapparlo alla Lazio, dato che i rossoneri sono già sotto la lente d'ingrandimento della Uefa, altri rossi in bilancio potrebbero essere fatali per il futuro del club. Ma non sarà facile trovare un acquirente disposto a spendere tanto per il regista argentino che nelle ultime uscite non è mai stato sopra la sufficienza nelle sue prestazioni in campo. Un'altro snodo per trovare un'intesa con il nuovo club sarà l'ingaggio del giocatore: i 3 milioni e mezzo annuali sono una cifra che le squadre interessate difficilmente accetteranno di pagare per intero ed il Milan dovrà probabilmente prendersi carico di una parte dell'ingaggio anche dopo un'eventuale cessione.

Tutto questo sarebbe ininfluente se il giocatore decidesse di accettare di spostarsi in Cina, da li infatti potrebbero arrivare offerte in grado di accontentare le richieste del Milan, ma Biglia vuole giocarsi le sue chance per entrare nella rosa della sua Argentina ai prossimi Mondiali e difficilmente accetterà di essere ceduto a gennaio.

Lo scenario cinese potrebbe essere, invece, molto probabile nel caso la cessione sia rimandata alla sessione estiva.

Scambio con la Fiorentina?

Il Milan a causa del Fair Play Finanziario difficilmente potrà investire altri milioni a gennaio senza incorrere in gravi sanzioni, ma resta aperta l'opportunità di operare con prestiti e scambi.

Uno di questi potrebbe essere quello tra Biglia e Badelj: il croato è in scadenza il prossimo giugno e al momento non ha ancora rinnovato con i viola. Badelj interessa al Milan che lo segue da molto tempo; mentre Biglia alla Fiorentina ritroverebbe Pioli che lo ha già allenato alla Lazio, dove ha fatto molto bene nelle scorse stagioni. Biglia potrebbe così lasciare Milanello già a gennaio, ma l'ostacolo principale resta l'ingaggio del regista argentino.