Sarebbe un colpo perfetto e risolverebbe parecchi problemi a Luciano Spalletti. Un giocatore come Rafinha, dotato di squisite doti tecniche, visione di gioco ed in grado di giocare indifferentemente interno di centrocampo, ala o trequartista. Il suo indubbio talento sembrava definitivamente esploso nella stagione 2014/2015 quando era tornato al Barcellona, dopo l'ottima stagione in prestito al Celta Vigo e si era conquistato il meritato spazio in una squadra stellare. Le ultime due stagioni, però, sono state condizionate da problemi fisici e quest'anno non ha ancora giocato un match ufficiale dopo l'ultimo infortunio e ben due interventi chirurgici.

I dubbi sulla sua integrità ci sono tutti, ma al di là questo il centrocampista brasiliano è definitivamente 'chiuso' in maglia blaugrana dall'arrivo di Coutinho. Il suo entourage sarebbe favorevole al trasferimento in Italia: a lungo nel corso dell'estate era stato accostato al Milan, ma una vera trattativa per il suo passaggio in rossonero non venne mai intavolata. L'Inter starebbe tastando il terreno, il giocatore sarebbe ben contento di lasciare la Spagna ed approdare in Italia dove ha giocato il padre, Mazinho, negli anni '90. Oltretutto in nerazzurro avrebbe l'opportunità di una maglia da titolare e potrebbe dunque giocarsi le sue chances in ottica Mondiale per un'eventuale convocazione nel Brasile che, la prossima estate, affronterà il torneo iridato in Russia.

I dubbi sulle sue condizioni fisiche

Rafinha stava giocando la sua miglior stagione con la maglia del Barcellona fino allo scorso aprile, quando un grave infortunio nel match contro il Granada in campionato fece calare anzitempo il sipario sulla sua annata agonistica, chiusa con 23 partite e 7 gol. Il giocatore brasiliano riportò la lesione del menisco interno del ginocchio destro e venne sottoposto ad un intervento chirurgico in artroscopia.

I tempi di recupero vennero indicati in quattro mesi, in realtà da quella partita non ha più visto il campo. Lo scorso ottobre, infatti, si rese necessario un nuovo intervento al ginocchio già operato, motivo per cui i tempi di recupero si sono inevitabilmente allungati. Il mese passato, pochi giorni prima del Superclasico trionfale per il Barcellona (3-0 al Bernabeu sul Real Madrid), Rafinha ha avuto finalmente l'ok dei medici per tornare ad allenarsi con la squadra.

All'Inter arriverebbe in prestito con diritto di riscatto, sarebbe un affare ideale pertanto anche sotto il profilo economico, ma per concluderlo il club milanese deve accertarsi della sua piena efficienza fisica, fermo restando che si tratta di un giocatore che non disputa un match ufficiale da nove mesi e che, dunque, deve lavorare per ritrovare la giusta condizione.

La carriera di Rafinha

Rafael Alcantara do Nascimento è nato a San Paolo del Brasile il 12 febbraio del 1993. È il figlio minore di Mazinho, ex Lecce e Fiorentina negli anni '90, campione del mondo con la Nazionale brasiliana nel 1994. Il fratello maggiore, Thiago Alcantara, gioca con il Bayern Monaco. Cresciuto nella cantera del Barcellona, ha esordito in prima squadra nel 2011 in un match di Champions League.

L'esordio nella Liga è avvenuto nel 2013, durante la sua stagione in prestito con il Celta Vigo con cui ha disputato 32 partite e segnato 4 gol. La stagione successiva è tornato al Barcellona ed ha vinto la Champions League 2014/2015. Per lui in maglia blaugrana 48 partite ed 8 gol. Ha fatto tutta la trafila delle giovanili anche con la Nazionale spagnola, ma avendo il doppio passaporto nel 2013 ha scelto la nazionalità brasiliana. Con la selecao olimpica ha vinto la medaglia d'oro ai Giochi di Rio 2016, con la Nazionale maggiore vanta 2 presenze ed un gol.