L'anno 2017 dell'Inter si è concluso con un pareggio a reti inviolate a San Siro contro la Lazio, in una gara che sapeva già di spareggio Champions. La squadra di Spalletti, reduce da due sconfitte consecutive in campionato e dall'eliminazione nei quarti di finale di Coppa Italia per mano dei "cugini" milanisti, era chiamata a dare un segnale che potesse far ritrovare alla compagine nerazzurra quelle certezze che fino a 3 settimane fa l'avevano portata in testa alla classifica a +1 sul Napoli, neo-campione d'inverno.

Non si è vista la stessa Inter di inizio campionato: la manovra non è più fluida e veloce come prima, e soprattutto le ali Perisic e Candreva - a tratti devastanti nelle prime gare stagionali - appaiono più stanchi che mai e desiderosi di rifiatare.

Ma qualcosa si è comunque mosso negli animi dei calciatori, che hanno cercato di ottenere la vittoria fino ai minuti conclusivi, nonostante la stanchezza si facesse sentire, complici anche i tempi supplementari giocati in settimana contro il Milan in Coppa Italia. Alla fine è stato ottenuto un punto che ha soddisfatto tutti, e che permette di cominciare l'anno nuovo con fiducia.

Il bilancio al termine del girone d'andata

Al giro di boa, possiamo dire che il Bilancio per la squadra nerazzurra è senz'altro positivo, perché si ritrova al terzo posto in classifica a quota 41 punti dopo 19 giornate, e quindi in piena lotta per entrare nelle prime quattro posizioni che danno accesso alla prossima Champions League, in linea con quello che era l'obiettivo di inizio stagione.

E a parlare sono anche i numeri, visto che l'Inter non superava quota 40 punti al termine del girone d'andata addirittura dalla stagione 2009/2010, quella del Triplete. Neanche Roberto Mancini due anni fa riuscì a fare meglio, arrivando a questa fase della stagione con 39 punti.

Il merito va dato soprattutto a Luciano Spalletti che, con una rosa pressoché identica a quella dell'anno scorso, con i soli innesti tra i titolari di Skriniar, Borja Valero e Vecino, è riuscito ad ottenere un grande risultato.

Certo, i passi falsi contro due squadre abbordabili come Udinese e Sassuolo fanno male, e hanno visto allontanarsi la vetta della classifica ormai a 7 punti. Di sicuro, qualche innesto nel mercato di gennaio farebbe molto comodo al tecnico toscano per centrare l'obiettivo e forse, chissà, per competere anche per qualcosa di più grande, portandosi avanti in quello che dev'essere il processo di crescita della squadra nerazzurra, che nella prossima stagione dovrà assolutamente partecipare alla Champions League e preparare un organico pronto a vincere lo scudetto.

I tasselli da riempire sono sicuramente quelli di un difensore centrale, di un centrocampista d'assalto e di un'ala che faccia rifiatare i soliti Perisic e Candreva. Ma a gennaio non è facile fare mercato, tenendo conto anche dei problemi legati al Fair play finanziario della società meneghina, ma Ausilio e Sabatini sono già da tempo a lavoro per fare qualche "regalino" al mister.