L'ottimismo nerazzurro sull'affare Rafinha va scemando di ora in ora. Fino a due giorni fa, sembrava che la fumata bianca fosse molto vicina, poi il Barcellona ha preso tempo. Di positivo c'è la volontà del giocatore, ormai convinto di sbarcare in Italia. Di negativo per l'Inter c'è l'incognita del riscatto: un prestito con diritto del medesimo, indipendentemente dalla cifra, non darebbe alla società catalana la certezza di incassare la somma pattuita, motivo per cui il Barcellona ha sempre spinto per inserire la clausola dell'obbligo se non addirittura cercare la cessione a titolo definitivo.
Dopo il match di Copa del Rey però c'è un imprevisto che potrebbe rovinare i piani nerazzurri. Ernesto Valverde ha perso Paulinho per infortunio, il nazionale brasiliano sarà sottoposto ad esami più approfonditi, ma la diagnosi più probabile potrebbe confermare la frattura di un dito del piede che lo costringerebbe a restare almeno un mese fuori. Motivo per cui Rafinha che ha appena recuperato dall'infortunio e che è tornato in campo proprio in coppa contro l'Espanyol, tornerebbe utilissimo al tecnico blaugrana.
Cessione in Premier?
Al di là della temporanea indisponibiltà di Paulinho, obiettivo del Barcellona è quello di far cassa immediatamente dall'eventuale partenza del brasiliano di passaporto spagnolo.
L'Inter non può soddisfare le richieste per un trasferimento a titolo definitivo, gli obblighi di Fair Play impongono al club milanese di intavolare soltanto operazioni che prevedano il prestito con diritto di riscatto. Il club spagnolo guarda dunque alla Premier League dove ci sarebbero società disposte a pagare subito l'intero cartellino di Rafinha e, tra queste, l'Everton sarebbe in pole position.
A Barcellona pertanto si prende tempo per valutare gli sviluppi di mercato e si attendono anche gli esiti degli accertamenti sulle condizioni di Paulinho. Si è detto e scritto che, alla fine, un ritocco della cifra del riscatto (38 milioni invece di 35) e l'inserimento della clausola dell'obbligo se l'Inter si qualifica per la prossima Champions League potrebbero garantire a sufficienza il Barcellona, però il discorso è molto più complesso.
La società blaugrana vuole monetizzare subito la sua cessione, oltretutto gli ultimi sviluppi lo fanno addirittura tornare utile alla causa. Il tempo non è un alleato nerazzurro, Spalletti ha richiesto un centrocampista con determinate caratteristiche e Rafinha è in cima alla lista del tecnico interista, ma l'affare deve essere chiuso entro il 31 gennaio e, nel caso di una fumata nera, ci vuole tempo e modo di trovare un'alternativa. Ragion per cui l'Inter avrebbe lanciato una sorta di ultimatum al Barcellona: vuole una risposta entro le prossime 24 ore.