L’Inter vuole mettersi alle spalle l’ennesimo dicembre nero, riprendendo il cammino interrotto nelle ultime giornate. Il desiderio di Luciano Spalletti è che si ricominci a fare risultato, tornando a mostrare le proprie qualità in ogni partita. Anche contro una squadra in forma come la Fiorentina. Rispetto all'andata la compagine di Stefano Pioli è cresciuta molto, riuscendo dopo diversi cambiamenti e tanto lavoro a trovare la giusta formazione con tanti buoni elementi che esaltano le scelte di chi li guida. Per l’allenatore nerazzurro si potrà vincere la difficile sfida di Firenze solo se i singoli riusciranno a dare il massimo, mettendo le proprie qualità a disposizione del gruppo.

Un mercato prudente

Ma, come tutti gli anni in questo periodo, è soprattutto il Calciomercato a tenere banco in casa nerazzurra. Spalletti è molto chiaro a riguardo: “In questa sessione, Ausilio e Sabatini, i nostri Bruce Springsteen e Bono Vox, dovranno essere ancora più bravi dato che la società ha chiarito che bisogna essere molto cauti perché ci sono dei numeri a cui si deve stare attenti”. Quindi nessuno può continuare a dire che per essere competitiva l’Inter dovrà fare un mercato importante, perché, con questo atteggiamento non corretto e poco rispettoso dei tifosi, la società rischia solo di farsi male. Inoltre operando in questo modo si pregiudica seriamente la possibilità di migliorare a livello di collettivo: il tecnico di Certaldo ricorda a tale proposito come un nuovo calciatore da solo non potrà mai cambiare le sorti di una squadra.

L'importanza della rosa attuale

Spalletti si preoccupa di non mandare un messaggio sbagliato al gruppo e ribadisce a chiare lettere che non ci saranno clamorose operazioni di mercato. Quindi il mister si affida a chi è già in rosa, che però deve comunque dimostrare piena consapevolezza del proprio ruolo e di cosa vuol dire indossare la maglia dell’Inter.

L’allenatore evita di lamentarsi per le notizie che arrivano dalle concorrenti che si stanno tutte rinforzando: “Non abbiamo alibi, dobbiamo assolutamente non piangere, perché non ho mai visto chi piange riuscire a raggiungere gli obiettivi – chiarisce il tecnico – per migliorare dovremmo prendere calciatori più forti di quelli disponibili, ma nella rosa abbiamo già tutto ciò che serve; solo in difesa ci vuole un giocatore, altrove gli innesti sono utili solo se più forti”.

Ma non basta: Spalletti chiarisce che per gente come Mkhitaryan, Pastore o Verdi ci vogliono 30 o 40 milioni: soldi che non ci sono. “È inutile girarci intorno, mi hanno detto che non si possono spendere cifre simili – aggiunge il mister – oppure ci vorrebbe una squadra disposta a fare uno scambio di prestiti, ma è difficile riuscire a concludere queste operazioni”.

Si cercano occasioni di mercato

In un simile contesto nessuno fa regali, perché tutti hanno difficoltà, devono vendere e mettersi in regola con il Fair Play Finanziario. Così Ausilio e Sabatini sperano di trovare il nome giusto da prendere al volo, ma non è facile. “Dobbiamo pensare a migliorare l’atteggiamento in campo, a lavorare in maniera corretta, a dare ancora qualcosa in più – conclude il mister – su tutto questo il mercato non può fare niente, perché possiamo risolvere da soli molti dei nostri problemi, migliorando la situazione”.

Insomma pensare che a gennaio si prenderanno tre o quattro giocatori importanti non è corretto, perché non accadrà nulla di simile, salvo qualche occasione di mercato scovata dai dirigenti. Spalletti non ha dubbi: “Siamo noi che dobbiamo vestire in maniera elegante questa maglia, non viene nessuno a farcela indossare meglio, se non i nostri tifosi col loro supporto”.