Fabio quagliarella non smette di stupire, 34 anni e non sentirli. Quest'anno ha totalizzato 18 presenze, andando a segno già 12 volte. Fabio Quagliarella non smette di stupire

Fabio Quagliarella non smette di stupire.

fabio quagliarella è nato a Castellammare di Stabia, il 31 gennaio del 1983. E' cresciuto nelle giovanili della squadra granata, dove ha militato dal 1999 al 2002, totalizzando 4 presenze ed esordendo in serie A. Nel 2002-2003 passa alla neonata Florentia Viola nella vecchia C2, nata dal fallimento della Fiorentina. Nella squadra gigliata vanta 12 presenze, con una rete all'attivo.

Nel 2003-2004 passa al Chieti in serie C1 e qui inizia a dimostrare il suo valore, realizzando ben 19 gol in 42 presenze. Nel 2004-2005 ritorna al Torino in serie B, realizzando 7 reti in 34 gare. Nel 2005-2006 passa all'Ascoli nella massima serie, realizzando 3 reti in 33 gare. Nel 2006-2007 la sua carriera inizia a decollare, nella Sampdoria in serie A si fa notare con i suoi gol d'autore. A fine stagione bilancio più che positivo, con 35 presenze e ben 13 gol. Dal 2007 al 2009 milita nell'Udinese, in Friuli in due stagioni disputa 73 gare e realizza 25 reti, numeri che lo lanciano definitivamente nel calcio che conta. Infatti nel 2009 passa nella squadra del suo cuore, il Napoli, dove in 34 presenze realizza 11 reti.

Ma qualcosa si incrina, girano brutte voci sul suo conto. Voci di festini con uomini della camorra e addirittura voci di pedofilia. Queste voci alla fine portano il Napoli a cederlo alla Juventus nel 2010. Nelle fila dei bianconeri la punta napoletana milita dal 2010 al 2014, disputando 84 partite e realizzando 23 gol, alcuni di pregevole fattura.

Dal 2014 a gennaio 2016 milita di nuovo nel Torino, dove colleziona 50 presenze, realizzando 18 gol. Ma a gennaio il rapporto con i tifosi granata si incrina, per via della mancata esultanza del bomber al San Paolo, dopo il gol contro la sua ex squadra. A quel punto Cairo e' costretto a cedere alle pressioni dei tifosi granata e a cederlo.

A gennaio passa alla Sampdoria, dove in due anni e mezzo colleziona 53 presenze, realizzando 15 reti. Quest'anno ha già eguagliato il numero di reti della passata stagione, l'unica differenza sostanziale è l'averlo eguagliato nel girone di andata. Il buon Fabio in 18 gare disputate ha già realizzato 12 reti, una media che dimostra come la punta con il passare degli anni renda sempre più al meglio. Anche in Nazionale si è fatto notare con numeri niente male, 26 presenze condite da ben 7 gol. In carriera ha alzato 5 trofei, tutti con la Juventus, alzando al cielo 3 scudetti e 2 supercoppe italiane.

L'incubo vissuto per 5 anni

Nel 2009 quando passa al Napoli per Fabio inizia un incubo. Conosce un agente della polizia postale, Raffaele Piccolo, che fa amicizia sia con Fabio che con la sua Famiglia.

E' l'inizio di un incubo per la punta, a casa Quagliarella iniziano ad arrivare lettere minatorie anonime, girano voci su cene con la camorra e addirittura voci di pedofilia sul calciatore. Tutte queste voci costano caro a Fabio, contro la sua volontà il presidente De Laurentis nel 2010 lo cede alla Juventus e la punta inizia a ricevere insulti e minacce dai tifosi napoletani. Inizia un calvario che la punta non ha potuto mai raccontare e che per anni ha tormentato ingiustamente il bomber. Alla fine viene accertato che queste voci e lettere erano tutte opera dell'Agente di Polizia Postale, fintosi amico della famiglia Quagliarella. Nel 2017 Raffaele Piccolo viene condannato per stalking a 4 anni e 8 mesi di reclusione.

E' la fine di un incubo per Quagliarella e la sua famiglia, dopo anni terribili e tormentati, vissuti con angoscia e sofferenza. Dopo la fine dell'incubo Fabio sta dimostrando a tutti di che pasta è fatto e nonostante il 31 gennaio compirà 35 anni, ha dimostrando che la fine della carriera è lontana per lui, ha molto da dare al calcio sia in campo che fuori. Dopo la fine dell'incubo Fabio sta dimostrando a tutti di che pasta è fatto