La prospettiva di continuare un altro anno è sempre più probabile. Gigi buffon potrebbe continuare a regalare Emozioni e inseguire il record di presenze in Serie A di Paolo Maldini.
Una leggenda vivente
Domenica 28 gennaio sarà una giornata speciale per il mondo del calcio. Gianluigi Buffon compirà 40 anni e per l'occasione ha lanciato un messaggio inequivocabile. Dopo l'annunciato ritiro atteso per giugno di quest'anno, il campione azzurro ha aperto la porta ad un ripensamento. Anzi, più che una porta un portone, dicendo che: "Se la Juventus mi vuole, posso continuare a giocare ancora".
Parole che non lasciano dubbi, il portierone azzurro ci ha ripensato e non vuole smettere. D'altronde si sa: la società bianconera di certo non negherà al numero 1 la possibilità di continuare a giocare. Nonostante le 40 candeline, la sua presenza tra i pali della porta bianconera è fondamentale. Va fatto un plauso a Szczesny, che in questo ultimo periodo lo ha sostituito alla grande, ma il ruolo da protagonista di Gigi Buffon non è mai stato in discussione. Innanzitutto è il capitano indiscusso della squadra juventina, squadra che non ha lasciato nemmeno quando è stata retrocessa in Serie B nel 2006. A dimostrazione dell'amore vero e intenso verso questa maglia, che ha sempre sentito sua. In questi anni ha regalato emozioni uniche, sia in bianconero che in nazionale.
Sabato nel posticipo di Verona, dopo un periodo di assenza per infortunio, tornerà a difendere la porta bianconera. D'altronde anche Allegri lo ha confermato, il ruolo di Buffon non è mai stato in discussione. In tutta la sua carriera è stato sempre professionale, un vero esempio per i giovani che inseguono un sogno. Un esempio da seguire non solo per i giovani, in quanto a 40 anni riesce ancora ad esprimersi ad altissimi livelli.
La maglia bianconera per Gigi è come una seconda pelle, da cui non riesce più a scollarsi. In casa bianconera ci sono tanti leader, i vari Chiellini, Barzagli, Marchisio e lo stesso numero 1. Ma il vero leader è proprio lui, dentro e fuori lo spogliatoio. Sempre schietto e diretto anche durante le interviste, in cui non è mai stato banale e scontato.
Molte volte in questi anni è stato dato per bollito, ma ha sempre smentito tutti con le sue prestazioni fenomenali. Dimostrando sul campo e non a parole, che ha ancora tanto da dare al calcio e alla sua amata Juventus. Una cosa è certa, di vedere in campo Gigi Buffon non ci stancheremo mai.
Una carriera da numero uno
Quella di Gianluigi Buffon è una carriera da vero e proprio numero uno. Una leggenda vivente, che con il passare degli anni continua a stupire. Ha esordito in Serie A a 17 anni, con la maglia del Parma. Esattamente nel 1995, quando per via dell'infortunio di Bucci, Nevio Scala lo buttò nella mischia dal primo minuto contro il Milan di Capello. Da quel giorno è nata una stella, che non ha mai smesso di brillare.
Addirittura eletto migliore in campo all'esordio, a dirla tutta un predestinato. Non a caso, nel dopo gara Fabio Capello disse che: "il Milan avrebbe meritato di vincere e non lo ha fatto per via della prestazione superba di Gianluigi Buffon". Esordire a 17 anni e ricevere i complimenti da un allenatore del calibro di Fabio Capello, la dice lunga sulle qualità che il ragazzo aveva. Da quel momento il fenomeno di Carrara ha spiccato il volo, collezionando successi su successi e prove da campione. Nel Parma ha militato dal 1995 al 2001, collezionando 168 presenze. Nel 2001 è passato alla Juventus e ne è diventato il vero leader. In maglia bianconera finora ha collezionato 498 presenze e ha vinto quasi tutto.
Quasi, in quanto manca la ciliegina sulla torta: "La Champions League". Sfuggita per ben 3 volte sul filo di lana alla Juventus e al suo portiere, ma siamo sicuri che questa è una storia ancora da scrivere. Di certo questo è l'unico rimpianto di una carriera gloriosa e unica, che gli ha regalato soddisfazioni enormi e attestati di stima anche fuori dall'Italia. Anche la storia con la nazionale è di quelle da ricordare. Con la maglia azzurra ha collezionato 175 presenze, più di Casillas con la Spagna. Numeri che confermano la grandezza di questo eterno calciatore, da sempre molto amato in tutti i stadi d'Italia. Con la maglia azzurra ha vinto il Mondiale del 2006, in cui è stato protagonista assoluto con le sue parate.
Che gli sono valse il secondo posto nella corsa al pallone d'oro, dietro al suo ex compagno bianconero Fabio Cannavaro. Un risultato fantastico, considerando la difficoltà per un portiere a competere per il pallone d'oro. Visto e considerato, che attaccanti e centrocampisti hanno sempre più visibilità e possibilità. Un altro record che sta inseguendo, è quello delle presenze in Serie A. Al momento è a quota 129, contro le 147 dell'ex bandiera rossonera Paolo Maldini. Quest'anno non potrà arrivare a raggiungere questo record, ma dovesse continuare se lo ritroverebbe a portata di mano. Intanto nell'anticipo di sabato 27 contro il Chievo, tornerà a riprendersi la porta bianconera. Per il resto sarà una storia tutta da scrivere, convinti anche stavolta che Gigi saprà stupire ed emozionare. Lunga vita al re, sperando che la sua carriera continui ancora a lungo.