Per il calcio di serie C, ormai, è profondo rosso. Dopo il caso Modena, club storico di 105 anni fallito qualche mese fa, sembra che stia per arrivare la fine di un' altra gloriosa società, il Vicenza Calcio. La crisi finanziaria che attanaglia da tempo il club biancorosso è giunta al suo epilogo per la mancanza di imprenditori che, malgrado mille promesse, non sono stati in grado di fermare quel triste destino che porta irrimediabilmente al fallimento.
Oggi scadono i termini per evitare lo svincolo dei tesserati
'Nessun segnale positivo' ha ribadito l'Avvocato Umberto Calcagno, vicepresidente dell'AIC, aggiungendo che ormai 'la squadra non vuole più aspettare, e se non ci saranno vere novità, i calciatori opteranno tutti per lo svincolo'.
Il termine scade oggi 10 gennaio, ma non si intravedono soluzioni che possano cambiare una situazione, ormai, compromessa. Tutte le speranze erano riposte nell'amministratore unico Sanfilippo che continua a promettere il pagamento degli arretrati fermi al mese di settembre. Ora, nell'immediato c'è la trasferta di Padova che i calciatori vicentini potrebbero decidere di non giocare ponendo il club in una condizione prossima alla fine della sua storia.
Una fine annunciata che mette in evidenza il male oscuro del calcio italiano in genere, la Serie C in particolare, il mancato controllo degli investitori dei club che si improvvisano dirigenti calcistici e l'assoluto bisogno di una riforma di tutto il sistema calcio per una profonda revisione dei criteri sui soggetti che vogliono creare nuovi marchi aziendali.
Certamente, il tanto auspicato rating, come descritto dal Presidente di Lega Gravina, può servire a tale scopo. Oggi potremo assistere allo scioglimento della rosa dei calciatori del Vicenza che otterranno lo svincolo ed il club biancorosso assisterà impotente all'azzeramento del suo patrimonio che unitamente ai debiti pregressi ed attuali lo porteranno al fallimento.
Uno club storico con tanti campioni
Fa tristezza vedere in quali condizioni si è ridotto il club che fu di Paolo Rossi, Roberto Baggio e Luca Toni. Tre assi dello sport, due vincitori di palloni d'oro, due campioni del mondo ed un titolo perso in finale contro il Brasile con la Nazionale Italiana. Senza dimenticare i prestigiosi risultati ottenuti dal club, su tutti, la vittoria in Coppa Italia, la semifinale della Coppa delle Coppe, guidati da un autentico maestro che è stato ed è Guidolin.
Ieri, giocare nel glorioso Lanerossi era una conquista ed un grande onore, oggi, con i calciatori vicini allo svincolo, dopo 116 anni di storia si apre una vergognosa pagina per il club biancorosso e per tutto il movimento calcistico nazionale.