Come un déjà vu, il caso-Modena si ripete a pochi mesi di distanza in quel di Vicenza, ripercorrendo gli stessi eventi. Dopo la messa in mora della Società biancorossa, i calciatori hanno legittimamente deciso di disertare la trasferta di Padova dove, nel pomeriggio di oggi 13 gennaio, era in programma la gara di Coppa Italia di serie C.

I tifosi impediscono la partenza della 'Berretti' in pullman

Tale irrevocabile decisione era stata comunicata dalla rosa di prima squadra al club vicentino che aveva, comunque, organizzato un pullman con la formazione della 'Berretti', accompagnata dal tecnico Zanini.

Il ritrovo era fissato allo stadio 'Menti' ma, dalla prima mattinata, erano presenti circa 1000 tifosi che hanno impedito al mezzo di partire alla volta di Padova. L'azione della tifoseria locale, occorre sottolinearlo, è stata composta e civile, non si registrano al momento incidenti o altri problemi di ordine pubblico che abbiano richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. E si rivelata, oltremodo, inutile in quanto il tecnico Zanini, come viene riportato dalla redazione di vicenzatoday.it, ha comunicato che anche i ragazzi della Berretti, dimostrandosi solidali con i loro coetani più grandi, hanno rinunciato alla partenza per giocare la gara di Padova.

Ma il club biancorosso non ci sta e puntando l'indice contro il comportamento dei tifosi, rei di non aver fatto partire il pullman ha emesso un comunicato dove viene precisato, innanzitutto, che la scarsa presenza di forze dell'Ordine non ha potuto garantire l'uscita del pullman, per non mettere a repentaglio l'incolumità di donne e bambini presenti al Menti.

Inoltre, la nota precisa che 'la questura segnala oltre 1000 persone davanti al cancello, dalle foto e dalle dichiarazioni di alcuni giornalisti presenti sembrano decisamente meno, circa 300. A fronte della circostanza creatasi la partita dovrà intendersi a tutti gli effetti annullata'.

Il club, 'quantificheremo i danni'

Viene rimarcata l'intenzione di 'quantificare i danni e di individuare i responsabili dello stesso', e si ribadisce che la volontà della società era quella di far giocare la Berretti che sono comunque tesserati con il club.

Nella nota si parla di 'comportamento non giustificato da parte dei tifosi' che avrebbero limitato la libertà dei ragazzi di poter scegliere di disputare l'incontro, ritendolo un atto 'decisamente lesivo della libertà di pensiero degli stessi'.

Pur rispettando la posizione del club, una domanda sorge spontanea: qualcuno, forse, pagherà per quello che è successo nella mattinata nei pressi dello stadio Menti, ma chi pagherà il danno d'immagine di una città e quello altrettanto, incalcolabile, del vicenza calcio, per un eventuale fallimento sportivo che è ormai sotto gli occhi di tutti? La tifoseria vicentina ed il calcio in genere attendono risposte.