Torna il campionato, e l'Inter ritrova subito una delle rivali nella corsa ad un posto in Champions League, la Roma di Eusebio Di Francesco. Con una vittoria, entrambe le squadre avrebbero la possibilità di ripartire dopo un periodo difficile. Inoltre i tifosi delle due società stanno vivendo con un pizzico di apprensione la finestra invernale di calciomercato, a causa dei parametri stabiliti dal Fair Play Finanziario: se per i nerazzurri le difficoltà consistono nel trovare giocatori validi in prestito con diritto di riscatto, in casa giallorossa si teme la dismissione della formazione attuale, con il rischio di dire addio a nomi importanti quali Nainggolan e Dzeko, nonostante il direttore sportivo Monchi abbia provato a tranquillizzare la piazza, affermando che non è in corso alcuna smobilitazione.

La partita dei ricordi

Questa è, indubbiamente, la gara dei ricordi per Luciano Spalletti. Il tecnico toscano, durante la conferenza stampa del pre-partita, ha affrontato l'argomento elencando tutto quello che non è riuscito a fare nell'ultimo anno e mezzo sulla panchina della Roma: "14 sconfitte, 82 gol subiti, due derby persi e le varie eliminazioni dalle competizioni". Poi ha aggiunto i dati relativi ai tre anni precedenti vissuti a Trigoria, quando le ambizioni della sua Roma sono state spesso frenate proprio dall'Inter.

L'auspicio del tecnico di Certaldo è quello di migliorarsi in nerazzurro. Inevitabili le domande su Totti: "Con lui ho chiarito tutto, non ho lasciato nulla in sospeso e mi sono comportato come dovevo - ha commentato il mister nerazzurro - se lo dovessi rincontrare lo andrei ad abbracciare, così come saluterò calorosamente tutti i miei ex calciatori, perché insieme a loro ho passato momenti bellissimi ed emozionanti della mia vita che mi porterò sempre dietro".

Una gara a viso aperto

Spalletti, per sottolineare le emozioni che proverà nell'affrontare la sua ex squadra, ha fatto ricorso alla seguente similitudine: "Rivederli sarà come quando ritorni nei luoghi d'infanzia e ritrovi i vecchi amici con cui hai condiviso molte cose". Naturalmente l'allenatore toscano si augura di riprovare le stesse sensazioni con i ragazzi dell'Inter che ha trovato pronti al ritorno ad Appiano, dopo la breve sosta invernale.

Durante la conferenza stampa, ha dato l'impressione di aver voluto chiarire un ultimo punto su Totti, quando ha affermato: "Non alleno mai per fare piacere a tutti, ma per migliorare la condizione della squadra, poi può darsi che questo a qualcuno non piaccia, ma la mia professione mi impone di lavorare per il gruppo".

Per il tecnico, nonostante non si tratti di una sfida decisiva per la Champions, le due squadre si giocheranno la partita a viso aperto, perché entrambe hanno bisogno di una vittoria: "Non ci faranno rifiatare, verranno a prenderci alti, saranno aggressivi nel tentare di occupare a lungo la metà campo opposta, come hanno fatto in Europa - continua Spalletti - Non si sa mai quello che può succedere, bisogna essere bravi a prevederli, sono grandissimi giocatori che conosco abbastanza bene".

Evitare i cali di concentrazione

Per l'allenatore nerazzurro, la squadra sta lavorando correttamente: sarà importante mantenere alta la concentrazione per tutta la gara, perché un singolo episodio potrebbe risultare fatale. Gli infortunati si sono tutti ripresi e saranno disponibili, così come il nuovo arrivato Lisandro Lopez. Spalletti non si è sottratto a chi gli ha chiesto quali siano i giocatori dai quali si aspetta qualcosa in più nel girone di ritorno: vorrebbe far giocare più spesso Dalbert, rivedere certi numeri spettacolari di Candreva e un miglioramento di Gagliardini in alcune lacune, come il numero di passaggi sbagliati.

Infine l'allenatore interista ha lanciato una simpatica frecciata al giornalista di "Tuttosport" che, nella sua domanda, aveva parlato di un eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi da parte della formazione meneghina: "Che fa?

Ce la tira anche lei? Altro che tirarcela, ce la voleva proprio randellare dietro", ha scherzato il tecnico, salvo poi aggiungere, con fare serio, che certi condizionamenti mentali negativi spesso arrivano a limitare davvero chi li subisce.