L'Inter non vive un momento felice. La vittoria contro il Benevento ha contribuito ad allontanare la prospettiva di trovarsi in un tunnel senza uscita, ma la sensazione è che la crisi sotto il profilo del gioco sia lontana dall'essere risolta. A preoccupare è soprattutto la squadra sotto il profilo caratteriale, dato che nel momento in cui le cose hanno iniziato a non andare più per il verso giusto non c'è stata la reazione che ci si aspettava.

La squadra di colpo è tornata ad essere quella priva di carattere e quasi indolente della passata stagione.

L'opera quasi miracolosa di Luciano Spalletti che aveva ricostruito un gruppo è finita ben presto nel dimenticatoio e c'è chi inizia persino a mettere in dubbio il fatto che si tratti dell'allenatore giusto per la ripartenza nerazzurra.

Inter: no ai catastrofismi

Di per se posizione in classifica e punti conquistati non segnano un brutto cammino: in piena zona Champions e in corsa per il quarto posto, che poi era l'obiettivo di inizio anno. Semmai a sconcertare è il come si sia arrivati a questa situazione di classifica. Ad un certo punto infatti si era avuta l'illusione che i nerazzurri potessero addirittura lottare per vincere il campionato. Un'illusione che oggi si sta trasformando in un vero e proprio effetto boomerang.

Se, infatti, l'attuale bottino di classifica fosse stato raggiunto con un rendimento omogeneo e senza i picchi iniziali oggi si parlerebbe di una squadra che è perfettamente in linea con gli obiettivi di inizio a stagione. E, a conti fatti, lo è. Il recupero a pieno regime di Mauro Icardi contribuirà persino a dare quella prolificità che è sembrata mancare negli ultimi tempi.

Raggiungere la massima competizione europea rappresenterebbe la base migliore per programmare il futuro, tenuto conto che si aprirebbero anche nuovi margini di investimento economico. La società, però, sta già lavorando sul futuro come testimoniano i contatti con alcuni giocatori.

Inter: colpi a parametro zero

L'Inter, per il momento, non conosce quelle che saranno le sue risorse da investire sul mercato nella prossima stagione.

Nel frattempo si valutano i parametri zero e sembrano fitti i contatti per arrivare a Bernard dello Shaktar Donetsk. Si tratta di un calciatore che ha il contratto in scadenza nel 2018 e che il Napoli ha già provato a prendere a gennaio senza successo. Venticinque anni, brasiliano di passaporto spagnolo, è costato 25 milioni agli ucraini nel 2013 e per lui si dice straveda Walter Sabatini. Potrebbe occupare tutti i ruoli della trequarti nel 4-2-3-1 ed è molto bravo a calciare le punizioni, proprio il profilo insomma che sembra mancare al momento a Luciano Spalletti che sta ancora cercando di rimettere in sesto il nuovo acquisto Rafinha.