Il Milan ha vissuto un'epoca straordinaria, soprattutto se ci si riferisce ai primi vent'anni della gestione di Silvio Berlusconi. Difficilmente un club di livello europeo potrà rivivere una stagione di successi come quella avuta dal sodalizio milanista. Erano anni in cui a prendersi la scena erano altri, ma dietro buona parte delle vittorie della società meneghina c'era anche e soprattutto un uomo come Ariedo Braida.

Qualcuno associa il declino avuto dal Milan con l'uscita di scena di colui il quale molto spesso aveva la delega alle maggiori scelte di ordine tecnico, soprattutto in fatto di scelta di giocatori.

E ci sono pochi dubbi sul fatto che, grazie alla sua vista lunga, siano arrivati a Milano calciatori di spessore mondiale. In alcuni casi lo erano già, in altri lo sono diventati grazie all'aria salubre che si respirava a Milanello.

Milan: Braida torna a parlare

Tra questi c'era indubbiamente Rino Gattuso che era un centrocampista di quantità che non sembrava avere le doti tecniche per stare a pieno titolo in una squadra di assoluto livello mondiale. In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Braida ha voluto ripercorrere le fasi in cui l'attuale tecnico calabrese era arrivato dalla Salernitana. A segnalarlo, rivela, fu Ruben Buriani che, ai tempi, lavorava per la Salernitana, da cui Gattuso fu prelevato.

E la più importante rivelazione riguarda il fatto che, ad un certo punto, Alberto Zaccheroni non lo ritenesse ancora pronto per giocare con continuità. Questo faceva generare in lui delle lamentele che sembravano prefigurare un addio determinato anche dalle innumerevoli richieste. Braida, invece, racconta di aver lavorato molto affinché Gattuso mantenesse la calma, attraverso rassicurazioni tese a sottolineare la volontà della società di puntare su di lui e di tenerlo a Milanello per parecchi anni.

Frasi a volte colorite per reggere l'impatto con il carattere colorito di un giocatore che non aveva nulla da invidiare a nessuno per grinta e capacità di essere sanguigno. "Non rompere le scatole", gli disse una volta muso a muso.

Milan: il futuro è Gattuso?

Il MIlan, ad oggi, sembra aver ritrovato un percorso che potrebbe essere la giusta strada di crescita.

Continuano a rimbalzare le voci sul possibile allenatore a partire da luglio, ma c'è la sensazione che Gattuso si giochi davvero tanto in questi mesi. Dovesse riuscire a far bene in maniera continuativa e magari ad alzare un trofeo sarebbe difficile spodestarlo dalla panchina rossonera. Anche perché i tifosi hanno capito che possono fidarsi.