Il Napoli fa suo il posticipo della domenica sera, battendo il Benevento per 2-0. Gli azzurri, così, mantengono la testa della classifica e lasciano invariate le distanze dalla Juventus seconda. Nonostante lo splendido campionato della squadra di Maurizio Sarri, il pubblico presente a Benevento ha contestato l'operato della dirigenza, e in particolare quello del presidente Aurelio De Laurentiis.

La partita contro il fanalino di coda Benevento era cominciata tutt'altro che bene, con i giallorossi che avevano mostrato una velocità e una voglia di fare risultato che avevano messo in seria difficoltà la forte squadra azzurra.

I nuovi arrivati in casa Benevento si sono fatti sentire fin da subito, e la squadra ne ha giovato sensibilmente. Soprattutto Sandro, a centrocampo, ha dato grande impulso alla manovra, ma del resto stiamo parlando di un calciatore che pochi anni fa era un titolare fisso nel Tottenham.

Grande festa al Vigorito anche per la presenza sugli spalti di Sagna. Nella prima parte della gara è stato il Benevento, a sorpresa, a fare la partita. Il Napoli, soprattutto sulle fasce, ha dimostrato di non attendersi cotanta intraprendenza da parte dei padroni di casa. I giallorossi, infatti, sono anche riusciti a costruirsi alcune occasioni importanti, andando vicini alla clamorosa rete del vantaggio. Il tecnico azzurro Maurizio Sarri, per niente contento del torpore in cui sembrava fosse crollata la sua formazione, ha provato più volte a scuotere i suoi ragazzi dalla panchina.

Con il trascorrere dei minuti, però, la spinta emotiva del Benevento, come prevedibile, si è attenuata, e così è salita in cattedra la forza, la tecnica e l'abilità di palleggio del Napoli. La splendida traversa di Lorenzo Insigne e la grande occasione di Marek Hamsik hanno cambiato sostanzialmente la storia e le sorti dell'incontro.

Dopo qualche minuto, infatti, è arrivata la prodezza di Dries Mertens che, con un colpo di prestigio, ha battuto l'incolpevole Puggioni, siglando la rete dell'1-0 per il Napoli. Il vantaggio acquisito ha dato alla formazione partenopea l'opportunità di mettersi nelle condizioni migliori per gestire il match, sfruttando le proprie qualità tecniche e di palleggio.

Da quel momento, infatti, la capolista ha iniziato ad avere la completa gestione della gara.

Il primo tempo si è chiuso sul risultato di 1-0 per il Napoli. La ripresa è iniziata nel migliore dei modi per gli ospiti: dopo due minuti, grazie ad uno svarione della squadra giallorossa, Hamsik ha finalizzato siglando la rete del 2-0, fissando così il risultato finale. Dopo il doppio vantaggio, infatti, la compagine azzurra ha prevalentemente gestito la gara. Da segnalare un rigore dato e poi annullato dal VAR al Benevento, decisione giusta per una posizione irregolare di Sandro all'inizio dell'azione.

Nonostante la vittoria e la conferma del primato in classifica, alcuni tifosi azzurri presenti al Vigorito hanno contestato duramente il presidente De Laurentiis.

Ricordiamo, intanto, che nelle prossime ore saranno da verificare le condizioni di Mertens, uscito per infortunio.

La contestazione verso il presidente De Laurentiis

La vittoria sul Benevento, il gol di pregevole fattura di Mertens, e la conferma della vetta della classifica non sono bastati ad alcuni tifosi partenopei presenti nella città sannita. Nel corso dell'incontro, infatti, è emersa una contestazione nei confronti del presidente De Laurentiis, accompagnata da cori contro il patron del Napoli reo, secondo i supporter azzurri, di aver portato avanti un mercato invernale non all'altezza dell'attuale posizione in classifica degli azzurri.

Nella seconda parte della gara, inoltre, è stato anche esposto uno striscione molto duro, che non ha lasciato adito a grandi interpretazioni: "ADL Buffone".

I tifosi napoletani, negli ultimi anni, non sono mai stati cosi vicini a raggiungere un obiettivo prestigioso come quello dello scudetto, e probabilmente temono che il loro sogno possa svanire per qualche piccolo dettaglio, lasciando campo libero all'ennesima vittoria della Juventus. Durante la sfida con il Benevento, Sarri non ha potuto portare attaccanti in panchina, e si teme che un organico troppo ristretto possa influire sulla serrata corsa scudetto con i bianconeri.