Andrea Pirlo giocherà l'ultima partita di calcio il prossimo 21 maggio, a san siro, in un'amichevole dalle emozioni forti. La lettera d'invito per ex compagni ed ex rivali gira già su internet. Il fantasista bresciano chiede di confermare la partecipazione e fa sapere che, al termine del match nel "campo di tante battaglie", ci sarà la cena al ristorante con tanto di brindisi.

Dopo l'esperienza americana in Mls, Pirlo ha deciso dunque di dire basta definitivamente con le scarpette chiodate. Ma ha scelto San Siro - dove per tanti anni ha vestito la maglia del Milan - e non lo Stadium, dove ha concluso da vincente la sua carriera in Italia con la maglia della Juventus.

Una decisione che farà particolarmente piacere ai tifosi rossoneri, un po' meno a quelli bianconeri. Parte del ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza a due associazioni, la Fondazione Vialli e Mauro e Il volo di Pietro Onlus.

A Brescia, dove ha ricevuto il premio della brescianità, Pirlo ha anche dato qualche indizio sul suo futuro, confermando che resterà nel mondo del calcio, ma ancora non si sa sotto quale veste. C'è chi pensa che alla fine farà l'allenatore, essendolo stato a lungo già in campo. Qualcuno aveva ipotizzato un suo ruolo come ambasciatore della Juventus nel mondo, ma evidentemente la scelta di San Siro potrebbe cambiare le carte in tavola.

La carriera di Andrea Pirlo

Andrea Pirlo ha vinto tutto da calciatore. Ha iniziato da giovanissimo nella squadra della sua città, il Brescia, per poi passare all'Inter dove, però, non ha convinto. Rimandato in prestito a Brescia, successivamente i nerazzurri lo hanno ceduto a titolo definitivo ai cugini del Milan. Qui, con Carlo Ancelotti in panchina, è nato il Pirlo regista davanti alla difesa a tempo pieno.

Nel Milan, il professore ci resterà 10 anni, conquistando due scudetti, due Champions League, una Coppa del mondo per club e tanti altri trofei. Nella Juventus, non riuscirà a mettere le mani sulla Coppa dalle grandi orecchie, ma porterà a casa altri quattro campionati, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane. Indimenticabile, naturalmente, la vittoria del Mondiale del 2006 con l'Italia, in Germania, e Marcello Lippi in panchina.

In azzurro, anche il bronzo olimpico del 2004. Con l'Under 21, la vittoria degli Europei di categoria nel 2000, in Slovacchia.

Pirlo resterà un giocatore unico, mortifero su punizione, capace sempre di trovare il compagno smarcato al momento giusto. Freddo e autentico vigile in mezzo al campo.