Il ritorno degli ottavi di Champions League, per diversi giocatori della juve, questa volta presenterà una difficoltà in più: non solo il risultato dell’andata, non solo la forza del Tottenham, ma anche la recente perdita di Davide Astori, con cui gente come Buffon, Barzagli, Chiellini e Marchisio ha condiviso svariati ritiri a Coverciano, nonché l’ultima partita contro la Svezia. Magari giocare una gara così importante li aiuterà a non pensarci troppo oppure, magari, li spingerà ad impegnarsi ancora di più, pensando alla passione che il capitano della Fiorentina aveva per il calcio o, ancora, il suo ricordo gli renderà più complicato del solito scendere in campo; in ogni caso la vigilia di questa sfida sarà ancora più lunga del solito per loro.

La partita della Juve

Il pareggio di Torino impone quasi certamente ai bianconeri di venir via da Wembley con una vittoria se si vuole passare il turno e arrivare ai quarti, ciò implica che la formazione di Massimiliano Allegri dovrà stare molto attenta a non prendere gol, ma allo stesso tempo dovrà preoccuparsi di fare la partita, controllando il ritmo del gioco e il possesso della palla, ma soprattutto creando molte occasioni.

Per quanto riguarda la formazione Chiellini dovrebbe tornare a far coppia con Benatia al centro della difesa, mentre sugli esterni ci saranno Lichtsteiner e Alex Sandro; centrocampo a tre con Khedira sul centro-destra, Pjanic davanti alla difesa e Matuidi sul centro-sinistra – presumibilmente con il compito principale di coprire le discese di Alex Sandro – il quale se la dovrà vedere con i principali rifornitori di Harry Kane, ovvero Eriksen e Dele Alli; in attacco sono sicuri di un posto Mandzukic e Douglas Costa e a completare il reparto ci sarà a uno tra Higuain (poco probabile) e Dybala.

La partita del Tottenham

Anche se la logica imporrebbe che la strategia migliore per i londinesi sarebbe quella di giocarsela in contropiede, sfruttando la velocità dei suoi trequartisti negli spazi che la Juve, inevitabilmente, lascerà, si sa che la squadra di Pochettino non ha nella fase difensiva il suo punto forte e che la sua mentalità, al contrario, è quella di affrontare gli avversari a viso aperto (lo si è visto nella partita di andata ma anche in Premier).

Per cui è facile pensare che il Tottenham cercherà di mettere in difficoltà Buffon e compagni tentando di segnare almeno un gol, sfruttando anche il supporto dei tifosi e l’abilità nel palleggio per mettere i bianconeri ancora più in soggezione.

Visto l’ottimo momento di forma non ci dovrebbero essere grandi cambiamenti nella formazione, ad eccezione di Lamela che dovrebbe partire dalla panchina.

Dalla partita con la Juve il Tottenham ha collezionato due pareggi e tre vittorie (ottavo di Champions compreso) segnando 13 gol e subendone 5, dunque si tratta di una squadra votata all’attacco e che riesce a sfruttare al meglio le qualità del suo attaccante principale: Kane (non a caso in cima alla classifica della Scarpa d’Oro, insieme a Cavani, Messi e Salah), ma è anche una squadra non molto concentrata quando si tratta di difendere, un punto debole che Allegri dovrà sfruttare al meglio.