Dopo le voci di disimpegno che alcuni quotidiani italiani hanno ventilato nei giorni scorsi, il boss di Suning Zhang Jindong smentisce che stia pensando di cedere o disimpegnarsi parzialmente dall'Inter. Dopo un comunicato inviato tramite il quotidiano cinese Sina Sports, ora si è passati al contrattacco direttamente in Italia. Prima su Instagram Steven Zhang poi direttamente il capo indiscusso del colosso cinese smentiscono un disimpegno dall'Inter. Le voci erano circolate nei giorni scorsi, quando alcuni quotidiani hanno ventilato l'ipotesi di cessione dell'Inter, considerati gli scarsi investimenti (questo è un dato oggettivo) che la proprietà cinese sta facendo in questi anni.

Ciò che poco viene compreso è il modo di lavorare degli asiatici, in quanto in Cina sono più abituati a vedere prima i risultati e poi a decidere se ad investire o meno. Nello stesso comunicato il Gruppo ricorda che che fattura annualmente cinquantatrè miliardi l'anno, ragione per la quale non può definirsi una società sull'orlo del fallimento, o intenzionata a far fallire la stessa società nerazzurra.

Da ricordarsi inoltre che sin dai primi mesi Suning ha affermato che avrebbero investito soltanto all'inizio in particolare per aumenti di capitale e per ripianamento dei debiti, per il resto la società avrebbe dovuto autofinanziarsi esattamente come sta accadendo ora, con i primi colpi di Asamoah e De Vrij a parametro zero.

L'abbandono di Walter Sabatini

Il primo a pagare le conseguenze di tutto ciò è sicuramente stato il Direttore e Coordinatore dell'area sportiva della Suning Sports Walter Sabatini. Il dirigente ha infatti deciso di rassegnare le sue dimissioni dopo che ha constato che tra lui ed il gruppo vi erano fortissime divergenze sulla tenuta sportiva del club.

Mentre i primi parlano di autofinanziamento, il secondo chiedeva un minimo per poter operare sul mercato, richiesta che è stata seccamente bocciata. Lo sconcerto causato dall'addio di Walter Sabatini non ha lasciato indifferente neanche l'ex Presidente Massimo Moratti il quale ha parlato di una perdita gravissima per la società.

Ha inoltre smentito, così come ha fatto più volte negli ultimi anni, il fatto che non tornerà alla Presidenza della società nerazzurra in quanto conscio che i colpi alla Ronaldo, come lui ama definirli, non torneranno e che quindi non si divertirebbe, e soprattutto non farebbe divertire i suoi tifosi.