Sono ben 221 i Derby disputati tra le squadre di Milano, partite per le quali ogni secondo vale, partite molto diverse tra loro in cui ogni cosa può decidere il risultato, non importa la zona di classifica di Milan e Inter, questo è un campionato a parte. Dalla partita di mercoledì sera rimangono solo due cose: l'amaro in bocca da parte dei tifosi interisti e la visione del bicchiere mezzo pieno per i tifosi milanisti.

E il VAR?

Arriviamo allo strumento più odiato e allo stesso tempo più amato. Strumento introdotto quest'anno come supporto agli arbitri perché diciamocelo chiaro...

l'occhio umano, per quanto gli arbitri siano bravi a fare il loro mestiere, non può vedere questo tipo di fuorigioco, per mezza scarpetta, quello che invece può fare il var. Non si vedeva nemmeno col replay televisivo quindi uno di quei casi in cui nessuno, se non il VAR, può intervenire. Rimane comunque un grande passo in avanti nel mondo del calcio, basta vedere quante partite sarebbero andate in un altro modo con situazioni passate per valide. È vero, si tratta di piccolezze e queste piccolezze come abbiamo visto stasera cambiano la partita ma il regolamento è chiaro e preciso, se il giocatore è in fuorigioco, anche solo con mezzo piede, è pur sempre fuorigioco.

Derby con un notevole peso

Chiuso il fatto del VAR andiamo ad analizzare la partita tra le squadre di Milano.

Finita 0-0, tanti errori di passaggi (sarà stato il clima non favorevole?), tante occasioni per l'Inter, poche per il Milan, e infine... la grandissima occasione sprecata da Mauro Icardi proprio allo scadere dei minuti di recupero. Perché questo Derby aveva un notevole peso? Per quanto riguarda il Milan con la vittoria si poteva avvicinare molto di più alle 5 squadre che la precedono, sempre e costantemente alla ricerca di un posto nell'Europa che conta.

Per l'Inter era un'opportunità per allontanarsi da Roma e Lazio e arrivare sul podio. Invece, 1 punto ad ognuno che rimanda i loro obbiettivi alle prossime giornate di campionato.

E ora?

Come possiamo vedere dalla classifica la situazione è chiara. Mancano 8 giornate alla fine del campionato con Juventus e Napoli che si contendono il primo posto, e Roma, Inter e Lazio che si contendono due posti in Champions League.

In sesta posizione, un Milan a 6 punti dalla Lazio, a 8 dall'Inter e a 9 dalla Roma.

È ancora tutto in discussione, più che altro perché nelle prossime giornate ci saranno tante altre sfide importantissime che potrebbero ribaltare la situazione. L'Inter dovrà affrontare due mega partite: contro la Juventus il 28 aprile e contro la Lazio proprio all'ultima giornata il 20 maggio. Il calendario del Milan invece è più sereno, tranne la sfida contro il Napoli del 15 aprile.