Non basta alla Roma un 4-2 fra le mura amiche per volare verso la finale di Champions league, a Kiev, sabato 26 maggio. Troppo pesante il passivo dell'andata, un 5-2 in favore del Liverpool che alla fine fa inevitabilmente la differenza. Com'era prevedibile d'altronde. I giallorossi escono comunque a testa alta da questo match, riuscendo a cogliere una vittoria che sembrava per molti aspetti improbabile dopo le prime battute. Partenza sorprendente, ma non troppo, degli inglesi: è Mané ad approfittare di uno svarione, non l'unico, della difesa avversaria, 0-1.
La Roma reagisce con vigore e poco dopo pareggia in maniera rocambolesca, con un autogol di Milner. Sull'1-1, gli ospiti non si scompongono e, azione dopo azione, costruiscono giudiziosamente il gol del nuovo vantaggio. Altro errore in fase difensiva, Wijnaldum non fallisce da buona posizione. Sull'1-2 la Roma accusa il colpo, il primo tempo finisce così.
Non basta la doppietta di Nainggolan negli ultimi minuti
Nella ripresa, i padroni di casa ripartono col piede giusto. Trascorrono solo sette minuti dal rientro in campo, e Dzeco trova con sacrificio e generosità il gol del 2-2. Servono ancora tre reti per arrivare almeno ai supplementari. L'impresa sembra assai ardua, come una montagna da scalare, ma non impossibile.
I minuti passano inesorabili, però, e bisogna attendere l'86' per rivedere la Roma in gol. E' Nainggolan a firmare il 3-2, che in pieno recupero trasforma anche un calcio di rigore, per un "poker" amaro. Al triplice fischio finale è il Liverpool di Jurgen Klopp a festeggiare, insieme ai tifosi arrivati dall'Inghilterra. Si conclude così la partita, fra non pochi rimpianti in casa romanista.
Visibilmente deluso il tecnico Eusebio Di Francesco, che sperava in un'altra impresa dei suoi giocatori, dopo quella portata a termine con il Barcellona.
Gli applausi dell'Olimpico
A fine gara applausi per vinti e vincitori dal pubblico dell'Olimpico. Apprezzata la buona volontà della squadra giallorossa, nonostante gli errori spesso grossolani nel corso dei 90'.
Riconosciuta pure la migliore performance dei Reds, capaci d'interpretare la partita di ritorno con la stessa intensità dell'andata. Merito anche di un allenatore attento e sempre pronto a trovare la soluzione del caso come Klopp, capace di leggere le partite nei momenti più difficili. Un tecnico che certamente continuerà a far parlare di sé. Cinquantuno anni il prossimo 16 giugno, Klopp ha già maturato grosse esperienze con il Borussia Dortmund, dal 2008 al 2015.
Tabellino e pagelle
ROMA (4-3-3): 1 Alisson Becker 5,5; 24 Alessandro Florenzi 5,5, 44 Konstantinos Manolas 6, 20 Federico Fazio 5,5, 11 Aleksandar Kolarov 6,5; 7 Lorenzo Pellegrini 5,5, 16 Daniele De Rossi 6, 4 Radja Nainggolan 6; 14 Patrik Schick 5,5, 9 Edin Dzeko 6, 92 Stephan El Shaarawy 6,5.
Sostituzioni: 53' Cengiz Under 5,5 (Pellegrini), 69' Maxime Gonalons 5,5 (De Rossi), 75' Mirko Antonucci 5,5(El Shaarawy).
LIVERPOOL (4-3-3): 1 Loris Karius 5,5; 26 Andrew Robertson 6,5, 4 Virgil van Dijk 5, 6 Dejan Lovren 5,5, 66 Trent Alexander Arnold; 7 James Milner 6, 14 Jordan Henderson 6, 5 Georginio Wijnaldum 6,5; 19 Sadio Mané 6, 9 Roberto Firmino 6, 11 Mohamed Salah 5,5. Sostituzioni: 83' Ragnar Klavan 6 (Mané), 87' Dominic Solanke 6 (Firmino), 90 Nathaniel Clyne 6 (Alexander Arnold).
Arbitro: Damir Skomina (Slovenia).
Reti: 9' Mané (L), 15' autogol Milner (R), 25' Wijnaldum (L), 52' Dzeko (R), 86' e 94' rigore Radja Nainggolan (R).
Note: 61.889 spettatori, incasso 5.545.187 euro; ammoniti Florenzi e Manolas della Roma; Lovren, Robertson e Solanke del Liverpool.