Il Tribunale di Milano ha stabilito che il bando per i diritti tv del campionato italiano per il triennio 2018-2021, aggiudicato da Mediapro, deve essere sospeso, accogliendo, di fatto, il ricorso di Sky. Il giudice Claudio Marangoni ha concluso che il bando va annullato perché non era formulato correttamente e perché violava i principi antitrust. Il Tribunale ha sospeso la procedura con cui Mediapro ha messo in vendita, in veste di intermediario indipendente, i diritti della Serie A. Secondo il giudice Marangoni, la società spagnola assume una forma di responsabilità editoriale, visto che offre pacchetti con contenuti informativi e pubblicitari, che è molto lontana dal suo ruolo di intermediario indipendente.
Mediapro ha 15 giorni di tempo per fare ricorso.
Le dichiarazioni ufficiali di Sky e Mediapro
Dalle parti di Sky apprendono con entusiasmo la sentenza, affermando che la decisione finale del Tribunale di Milano ha dimostrato che era necessario controllare se il bando di Mediapro rispettasse le leggi italiane. La piattaforma satellitare si dichiara pronta, come sempre, a fare la sua parte con un’importante offerta che possa garantire il miglior futuro al sistema calcio italiano e, allo stesso tempo, dare certezza a tutti gli appassionati. Mentre la società spagnola non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’esito della sentenza del Tribunale.
Chi è Mediapro?
Mediapro è la più grande società audiovisiva spagnola, fondata nel 1994.
Lo scorso febbraio si era aggiudicata i diritti tv della serie A per i prossimi tre anni. In Italia non ha canali televisivi per poter trasmettere le partite del campionato italiano, per questo motivo aveva indetto un bando per poterli assegnare ad un’emittente italiana. Mediapro è una società molto esperta nella trasmissione dei campionati di calcio, infatti nel suo palinsento sono presenti vari campionati come quello spagnolo, brasiliano, tedesco ed anche la Uefa Champions League.
Le parole di Giovanni Malagò
Il presidente del Coni e commissario della Lega Calcio di Serie A, Giovanni Malagò, sulla questione ha detto che la scadenza per la presentazione della fidejussione del 22 maggio da parte della società spagnola vale ancora. Ha aggiunto che in Lega hanno saputo della sentenza, ma non hanno ancora letto il dispositivo. In più, ancora non conoscono se la sospensiva sia totale o parziale e, dunque, solo quando ne sapranno di più prenderanno una decisione.