Sarà un'estate difficile per il Milan e tutti i tifosi della Milano rossonera; è stata una mazzata dura da digerire il rifiuto da parte della Uefa prima della Volontary agreement e successivamente anche il rifiuto del patteggiamento (Seetlement agreement). La società è stata quindi rinviata a giudizio e solamente a metà giugno sapremo il futuro europeo della squadra rossonera.

Cosa si dovrà fare?

Tutta la controversia gira intorno al rifinanziamento del debito di Li Yonghong. La cifra necessitata dal proprietario del club è di circa 500 milioni ed è necessario ottenerli al più presto.

Fassone avrebbe dichiarato che vi sono già 3 offerte per il pagamento e quindi accettandone una si potrebbe risolvere il problema.

La situazione sopra citata potrebbe non bastare, perchè la Uefa potrebbe richiedere maggiori garanzie al club e quindi Elliot dovrebbe non vendere subito dopo aver acquistato ma "governare" il club rossonero per un buon periodo di tempo.

L'ultima istanza nella quale il Milan potrà far valere le proprie ragioni sarà il Tas, tribunale che risolverà la controversia tra il club e la Uefa con il ricorso al metodo dell'arbitrato. Il Milan e la Uefa nomineranno un rappresentante ciascuno ed un terzo sarà deciso dalle parti e dovrà essere scelto in modo che quest'ultimo sia imparziale.

Che sanzioni potranno esserci?

Le sanzioni, a seconda del comportamento del Milan, potranno essere diverse e con entità non uguali. La più lieve potrebbe consistere in una semplice multa verso il club e dopo tutto non sarebbe una catastrofe. Leggermente più pressante sarebbe quella di una restrizione della rosa presentabile nell'Europa League, quindi nel caso si optasse per questa soluzione il Milan potrà portare un organico più ridotto nella competizione Uefa.

L'incubo peggiore per i tifosi riguarda una clamorosa esclusione dall'Europa League che non solo rovinerebbe una stagione ma macchierebbe anche la meravigliosa storia calcistica del club di Milano.

Il club rossonero fino a giugno dovrà cercare la strada più semplice per risolvere questa bruttissima situazione, soprattutto per riacquistare fiducia dai propri tifosi che adesso sono leggermente diffidenti su questa gestione societaria. Quello che è certo è che fino a giugno il Milan non potrà stare tranquillo e dovrà solamente lavorare per garantire l'Europa ai suoi giocatori.

Quale sarà il futuro del Milan?