Mario Balotelli parla alla vigilia dell'amichevole tra Italia e Olanda. Tra i temi affrontati dall'ex rossonero anche la questione migranti. Supermario non si è tirato indietro ed ha risposto alle domande poste dai giornalisti sulla delicata e attuale questione. Lui stesso, originario del Ghana, è stato vittima di numerosi episodi di razzismo, l'ultimo a Nizza, pochi giorni fa.
'L'Italia deve svegliarsi'
Da pochi giorni è nato il nuovo governo e Balotelli è stato chiamato in causa sul tema dell'accoglienza. A tal proposito Supermario ha detto: "Da quando sono in Nazionale molta più gente ha iniziato a volermi bene e apprezzarmi.
Sono cosciente del fatto che esistono però tante persone che non riescono a capirmi davvero. Io però presto sempre molta più attenzione a chi ha dimostrato di volermi bene e non agli altri. Posso dire grazie solo a chi mi ha aiutato. Parlare di individui che non ti comprendono fino in fondo è più facile che parlare di razzismo, questa è invece una questione difficile da spiegare oltreché complicata. Io l'ho vissuto sulla mia pelle, sin da quando ero bambino, forse era gelosia, non lo so, fatto sta che dà molto fastidio e ferisce. Detto questo è ora che l'Italia si svegli e accolga gli immigrati come fanno gli altri paesi, ad esempio Francia e Inghilterra".
'La fascia non mi interessa'
Da qualche giorno si parla di Balotelli come possibile capitano della compagine azzurra, a tal proposito Mario ha detto: "Sinceramente per me fare o meno il capitano non cambia nulla, il mio interesse è fare gol e poi si può essere un buon esempio anche senza la fascia al braccio.
Certamente diventare capitano potrebbe essere un segnale forte per tutti gli immigrati che vengono nel nostro paese. Vedere un italiano di origine africana guidare la Nazionale sarebbe un bel messaggio. Detto ciò, ripeto, il mio obiettivo è fare gol ed essere importante per il gruppo, nient'altro". Superato il discorso sulla fascia da capitano, Mario ha dato un giudizio sui compagni di squadra: "Questa compagine mi piace molto, siamo uniti e ci sono tanti giovani.
Mi sono ambientato alla grande". Per finire un ultima risposta in ambito politico: "Se sono preoccupato per il nuovo governo? Attualmente non sono ancora un politico dunque non posso rispondere, in futuro chissà...". Parole quelle di Balotelli che danno il senso della maturità finalmente raggiunta dal numero 9 dell'Italia. Un Super Mario pronto a trascinare il nuovo gruppo azzurro guidato da Roberto Mancini.