Cristiano Ronaldo lascia il Real Madrid dopo nove anni di trionfi infiniti tra successi di squadra e personali per sbarcare in Serie A per vestire la maglia della Juventus: se non è l'affare del secolo, sicuramente si candida seriamente all'Oscar per diventare il colpo di mercato dell'anno. Da quando, nel tardo pomeriggio di due giorni fa, è arrivata l'ufficialità del trasferimento, sono stati tantissimi gli esponenti del mondo del calcio (e non solo) a schierarsi a favore o contro dei campioni d'Europa o dei campioni d'Italia per i motivi più disparati: dal prezzo del cartellino all'ingaggio faraonico fino a questioni di tipo morale, quelle sollevate dagli operai e da alcuni politici.

I tifosi bianconeri, ovviamente, sono letteralmente impazziti di gioia, ma non tutti sono convinti che la Juventus abbia fatto un grande affare a portarsi a casa CR7. Tra questi c'è Predrag Mijatovic.

L'ex bomber del Real Madrid: 'Sarebbe stato difficile vendere CR7 ad una cifra superiore'

L'ex attaccante del Real Madrid e della Fiorentina si è schierato dalla parte degli scettici in merito al passaggio del fuoriclasse portoghese alla corte di Massimiliano Allegri. Intervistato ai microfoni di 'Radio Marca', Mijatovic ha attaccato indirettamente l'operazione realizzata dalla Juventus affermando che, 'data la sua età sarebbe stato difficile per il Real venderlo a una cifra più alta, quindi è un buon affare'.

Determinante, secondo Mijatovic, ai fini del buon esito della trattativa, è stata 'la volontà del giocatore', perchè 'se un calciatore vuole andarsene in qualche modo se ne andrà comunque'.

Mijatovic e la Juve: tra Cristiano Ronaldo e la finale di Champions League

Predrag Mijatovic è molto legato alla 'camiseta blanca' del Real Madrid ed il suo rapporto con la Juventus non è mai stato idilliaco.

Il motivo? L'ex attaccante della Fiorentina fu protagonista della finale di Champions League del 1998, disputata ad Amsterdam proprio contro i bianconeri, quando indossava la maglia del Real: fu proprio il montenegrino a decidere quella finale con un gol molto dubbio, ancora contestato dai sostenitori bianconeri. Da dirigente sportivo delle merengues, invece, fu proprio lui, insieme al patron Roman Calderon, a pianificare e a realizzare il colpo Cristiano Ronaldo: CR7 arrivò a Madrid dopo gli anni trascorsi al Manchester United per la cifra record (per quei tempi) di novantaquattro milioni di euro.