Anche adesso che l'era cinese è tramontata, i misteri di casa Milan continuano ad appassionare carta stampata e non. La figura dell'ormai ex presidente Yonghong Li si è dissolta tra la nebbia brianzola, nonostante la calda estate italiana. Nessun commento, nessuna posizione ufficiale in merito alla perdita del club per un mancato bonifico del valore di 32 milioni di euro, a fronte del miliardo investito tra acquisto della società, capitalizzazioni e mercato in dodici mesi. Dopo Li e le domande rimaste senza risposta, è pronto ad aprirsi un altro fronte, quello riguardante la licenza marketing per la Cina.

Ad interessarsi della questione è La Repubblica, con un approfondimento ripreso in queste ore da più fonti, tra cui Milan News, l'autorevole sito che garantisce una copertura completa di notizie sulla squadra e società rossonera durante tutta la settimana.

Focus su Red&Black, veicolo marketing nel Paese asiatico

Secondo quanto riferisce l'edizione odierna di La Repubblica, le firme per l'avvio di Red&Black in Cina sarebbero arrivate a distanza di sei mesi rispetto all'annuncio di vendita del 99,7 per cento delle quote del Milan da parte di Fininvest a Mr Li. Un ritardo che, secondo quanto afferma Repubblica, mal si concilierebbe con i piani di rilancio finanziario del club rossonero presentati all'Uefa nel corso della passata stagione, prima in occasione del voluntary agreement, successivamente per il settlement agreement.

In entrambe le occasioni, l'amministratore delegato Marco Fassone è tornato a Milano con un no dell'Uefa, un doppio rifiuto che è costato al Milan la partecipazione alla prossima Europa League, conquistata sul campo dai ragazzi di mister Gattuso (attesa per la sentenza del Tas, che sarà comunicata il giorno 19 luglio).

Il caso della collaborazione tra Red&Black e la squadra di calcio Guizhou

Lo scorso mese di aprile, fu presentato alla carta stampata l'accordo tra la Red&Black e il Guizhou, squadra di calcio che milita nella massima divisione del campionato cinese. Anche su questa partnership Repubblica ha espresso forti dubbi, determinati dal fatto che mancherebbero sia la legittimazione da parte della camera di commercio locale sia il timbro dell'autorità preposta.

Di fatto, secondo quanto scrive il noto quotidiano nazionale, l'accordo tra la Red&Black e la squadra Guizhou sarebbe nullo. Al momento, non si registrano repliche ufficiali da parte del club rispetto a quanto riportato oggi da Repubblica.