Dal ritiro di Folgarida, dove sta preparando la prima fase della preparazione alla stagione 2018-2019, questa sera il Napoli, rappresentato dal presidente Aurelio De Laurentiis, dal nuovo tecnico Carlo Ancelotti e dall'attaccante Lorenzo Insigne, ha incontrato i tifosi presso il teatro della località trentina, per rispondere alle loro domande. Come spesso accade, il mattatore della serata è stato proprio il patron azzurro che tra Calciomercato, scudetto e allenatore, non si è affatto risparmiato. Innanzitutto, il massimo dirigente del club partenopeo ha voluto chiarire la "questione Cavani", giacché da qualche giorno si sta parlando con sempre maggiore insistenza di un probabile ritorno del centravanti uruguaiano alle falde del Vesuvio.
Dopo aver ricordato che Edinson Cavani al Paris Saint-Germain guadagna circa 20 milioni ogni dieci mesi, De Laurentiis non ha comunque chiuso le porte ad un suo eventuale rientro nel capoluogo partenopeo, inviando al contempo un messaggio chiaro e forte al "Matador" sulle condizioni alle quali accetterebbe di sedersi al tavolo delle trattative: "Se vuole mi chiama, si riduce lo stipendio e mi mette in contatto con il suo club", aggiungendo però che ci sarebbe sempre da verificare se il Psg sarebbe disposto a venderlo. Il proprietario del Napoli ha anche affermato che il 31enne attaccante farebbe volentieri le valigie per tornare nella città campana, poiché vi ha lasciato gran parte della sua famiglia, lanciandogli però anche una pronta frecciatina: "quando è andato via non si è fatto scrupoli".
Sul mercato in generale, il produttore cinematografico reputa offensiva verso i suoi giocatori la richiesta d'acquisto di un top-player entro la fine della sessione estiva, poiché in rosa ci sono già numerosi calciatori di livello che squadre importanti come Manchester City e Chelsea vorrebbero comprare a tutti i costi. Al momento, infatti, nell'organico messo a disposizione di Ancelotti manca soltanto un terzino destro in seguito all'addio di Maggio.
Infine un breve passaggio su Jorginho, a breve nuovo centrocampista del Chelsea: De Laurentiis ha ricordato che per lui sono arrivate delle offerte importanti, e che la società ha deciso di lasciarlo partire perché "non rientrava nei nostri programmi", giacché la politica del club è quella di valorizzare i giovani talenti come Diawara, sul quale punta molto il nuovo allenatore Ancelotti.
De Laurentiis e lo scudetto "scippato"
Il presidente azzurro è inevitabilmente tornato anche sulla scorsa stagione, quando il Napoli è stato davvero ad un passo dalla conquista di uno scudetto da sogno. L'imprenditore romano non ha risparmiato delle punzecchiature velenose, ricordando che si proviene da un "calcio malato", che ha vissuto scandali come quelli di Calciopoli e calcioscommesse, giungendo ad una sorta di azzeramento dei vertici della Figc e della Lega che, per il massimo dirigente partenopeo, sarebbero da rifondare "in maniera seria".
Sulla lotta scudetto, Aurelio De Laurentiis non ha dubbi: "Il campionato è stato falsato e scippato", citando il grande Totò e "La banda degli onesti".
Allo stesso tempo, però, ha ricordato che sono stati commessi degli errori tecnici (piccola stoccata all'ex Maurizio Sarri?) con una rosa che non è stata utilizzata al meglio e fino in fondo. A tal proposito, il presidente del Napoli ha definito il nuovo allenatore, Ancelotti, un "maestro", capace di tirare fuori il meglio dai suoi giocatori e di ricorrere all'intero organico a sua disposizione nel corso della stagione.