'La Juve fa un campionato a parte'. Una frase già pronunciata da Francesco Totti, ex capitano della Roma, nell'ormai lontano ottobre del 2014, dopo un successo casalingo dei bianconeri per tre reti a due, arrivato grazie a due calci di rigore realizzati da Carlos Tevez e alla marcatura nel finale di Leonardo Bonucci. Oggi, intervistato dalla radio ufficiale giallorossa, il dirigente della Roma ha utilizzato le stesse parole. Questa volta, però, per esaltare la superiorità tecnico tattica dei ragazzi di Massimiliano Allegri, capaci di trovarsi soli in testa al campionato dopo sole tre giornate.

La corsa per il secondo posto

"La Juventus è fuori concorso" ha affermato l'ex capitano giallorosso, "Tutti cercano di darsi l'obiettivo scudetto, ma in realtà cerchiamo di arrivare tra il secondo e il quarto posto", ha poi proseguito. Un messaggio tanto chiaro negli intenti quanto sconfortante quello lanciato da Francesco Totti dopo sole tre giornate di Serie A.

Subito dopo, il dirigente romanista ha rincarato la dose, affermando come la Vecchia Signora sia oggi irraggiungibile per tutte le altre società del campionato italiano, ancora troppo lontane dal modello Juve. Parole che, agli amanti del mondo del pallone, sono suonate come una sorta di déjà vu. Il marito di Ilary Blasi, infatti, dopo il 3-2 della Juventus contro la sua Roma del 5 ottobre 2014, utilizzò frasi simili per "punzecchiare" i bianconeri.

In quella serata, infatti, l'ex capitano della Roma accusò i ragazzi di Max Allegri di "fare un campionato a parte", a seguito di una partita durante la quale il direttore di gara si trovò di fronte a moltissimi episodi di difficile valutazione. Dopo quattro anni, anche Totti si è convinto: la Juventus è davvero troppo più forte delle altre.

Il campionato, però, è appena cominciato.

La difesa di Monchi

Fa strano vedere Francesco Totti "sulla difensiva", soprattutto dopo una lunga carriera trascorsa in attacco. Invece, l'ex capitano giallorosso ha deciso di "proteggere" il ds romanista Monchi, sotto il bersaglio delle critiche dopo le cessioni di Alisson, Nainggolan e Strootman, che si vanno ad aggiungere al finora deludente acquisto di Schick e alla figuraccia rimediata con l'affare Malcom.

"Non ha senso dare del caprone a Monchi" ha dichiarato Totti alla radio romanista, aggiungendo come il lavoro del direttore possa essere realisticamente valutato solo a fine anno. Il "Pupone" ha poi terminato con un frase che richiama il popolo giallorosso alla prudenza: "Se la squadra perdesse dieci partite consecutive mi farei qualche domanda, adesso no".