A volte i calciatori riescono ad essere veri protagonisti anche fuori dal rettangolo verde. Ad Arshavin spetta al momento di diritto la fascia da capitano per l’impresa bizzara cui ha dato vita: appena uscito da uno strip club, è montato in sella a un cavallo e si è lanciato al galoppo. Tutti ricorderanno le magie dell’ex trequartista dell’Arsenal, votato anche come tra i migliori giocatori russi e sovietici di tutti i tempi. Tanto estro, tecnica e spettacolo. Eppure, la poca propensione al sacrificio non gli ha permesso di esplodere forse come tutti si aspettavano.
Lo scorso 11 novembre si è ritirato dal calcio giocato ed è tornato nella sua città natale, San Pietroburgo. E allora perché non utilizzare tutta quella fantasia che a volte non è riuscito ad esprimere al meglio sul prato verde?
Notte brava in quel di San Pietroburgo: Arshavin monta a cavallo e si lancia al galoppo
La vita di una stella permette a volte di prendersi qualche licenza, di passare il tempo libero dando sfogo a tutto il proprio ego. Questa volta, però, Arshavin ha esagerato. La voglia di trascorrere una giornata all’insegna del divertimento è sfociata in un mare di guai. Prima tappa della serata è stata uno strip club, in cui l’ex calciatore si è lasciato andare ad alcool e spogliarelli.
Forse, però, il gomito si è alzato più del dovuto. Risultato? È stato cacciato dal locale senza mezze misure. All’esterno, però, Arshavin ha deciso che quella notte da leoni non poteva concludersi così indegnamente. Dopo aver abbracciato qualche donna, è arrivata la brillante idea: perché non un giro a cavallo? Nessun problema, o quasi, fino a qui.
Le modalità con cui ha deciso di concretizzare il proprio piano è altra storia. Come in uno dei più comuni film western, Arshavin è montato in sella del suo stallone e si è lanciato al galoppo per le vie di San Pietroburgo. Scordandosi di pagare. In evidente stato di ebbrezza, con il proprietario dell’animale alle calcagna, l’ex Arsenal è stato fermato prontamente dalle forze dell’ordine.
Guai in vista: Arshavin positivo all'alcool test, la moglie chiude i profili social
La polizia ha effettuato le consuete prove dell’alcool test, alle quali ovviamente Arshavin è risultato pienamente positivo. Genio e sregolatezza, si potrebbe dire. Forse un po’ troppa sregolatezza e troppo poco genio, in questo caso. Oltre ai guai con le forze dell’ordine, l’ex trequartista si è dovuto destreggiare tra i commenti dell’opinione pubblica. L’accaduto ha creato talmente tanto scalpore, che la moglie Alisa Arshavina è stata costretta a chiudere i profili social per evitare ulteriori seccature. Insomma, un danno non da poco creato dall’estro del russo. La sua bella idea di allenare i giovani, nata appena dopo il ritiro, sembra essere ancora lontana. Una cosa è certa: se Arshavin avesse messo sul campo tutta la fantasia esibita nella sfrenata serata in quel di Russia, forse avrebbe goduto di tutt’altra carriera.