In casa Juventus è nata da ormai qualche tempo una nuova stella il cui nome è Rodrigo Bentancur. Arrivato agli ordini di Massimiliano Allegri nella passata stagione, proveniente dal Boca Juniors, in questa annata è cresciuto moltissimo, tanto da sostituire perfettamente giocatori come Sami Khedira, nonostante la giovane età.

Lo sbarco sul pianeta Juve e il rapporto con Allegri

Il centrocampista uruguaiano intervistato da DAZN ha ricordato il momento in cui ha capito che il suo trasferimento a Torino era ormai sicuro: "Quando mi dissero della possibilità di venire alla Juventus fui preso dal panico".

Quando è arrivato nell'ambiente bianconero si è rincuorato perché è stato accolto molto bene dai suoi nuovi compagni ed ha capito guardando i loro volti: "Qui bisogna vincere e basta".

Il classe 1997, arrivato all'ombra della Mole grazie anche all'opzione d'acquisto ottenuta in seguito alla cessione di Carlitos Tevez al Boca Juniors, con Allegri è cresciuto sotto tutti i punti di vista: "Sono arrivato molto esile, ora ho preso 6kg di massa muscolare. Sono migliorato molto".

La scorsa annata, l'intervistato è stato impiegato come riserva con buoni risultati, tuttavia lui avrebbe voluto più spazio di gioco, ma l'allenatore livornese l'ha tranquillizzato: "Quando non giocavo ed ero scontento, lui mi tranquillizzava, mi diceva: Rodrigo tranquillo, non voglio bruciarti, vedrai che toccherà anche a te”.

Solitamente il 'conte Max' non getta mai nella mischia i nuovi arrivati, specialmente se sono molto giovani come l'uruguaiano, infatti in genere preferisce fare osservare loro un periodo di rodaggio per non bruciarli.

Giocare con Ronaldo è un sogno che si realizza

Durante il mondiale di Russia 2018, Rodrigo ha mostrato che la cura Allegri ha funzionato, infatti è stato autore di buone prestazioni con l'Uruguay.

La sua Nazionale, in questa occasione, ha sfidato il Portogallo e qui il numero 30 bianconero ha incontrato Cristiano Ronaldo da avversario, ora sta realizzando un sogno giocando insieme a lui: "Conobbi Ronaldo al mondiale in Russia", poi continua: "Mi riconobbe e mi chiamò per nome, non ci potevo credere". Quando ha visto CR7 allenarsi ha pensato: "È un animale.

La maniera in cui si allena è eccezionale, dà il 100 per cento". Il bomber portoghese è un serio professionista, ma vanta pure un lato più spensierato: "In gruppo sembra un ragazzino, scherza sempre", così ha sottolineato Rodrigo.