Gianluigi Buffon​, dopo 19 anni di carriera alla Juventus, d'accordo con la società ha deciso di cambiare aria. Vista l'età anagrafica non più verdissima (40 anni), tutti hanno creduto che il portiere fosse pronto a dare l'addio al calcio giocato e invece lui ha deciso di mettersi ancora in gioco.

I motivi del suo approdo al PSG

L'estremo difensore, ha raccontato in un'intervista rilasciata al Corriere della sera la sua nuova esperienza al Paris Saint Germain e i sogni che ancora spera di realizzare. L'ex bianconero puntualizza che la decisione di trasferirsi a Parigi non sia legata soltanto ad una questione economica, quanto piuttosto per assecondare il suo spirito che è analogo a quello di un ventenne: “Il mio entusiasmo mi rende giovane”, così dichiara l'intervistato.

La chiamata del PSG per Buffon è stata non solo motivo di orgoglio, ma anche una grande gratificazione per aver dato sempre il massimo. Nel club di Al-Khelaifi l'italiano non gioca con continuità, nonostante ciò è felice di condividere il posto con Areola, al quale fa anche da balia e spera che un giorno possa diventare un punto di riferimento per la squadra e per la Nazionale francese. Con una nota polemica, l'intervistato sottolinea come nella capitale francese sia ancora ritenuto molto importante e lo dimostra l'accoglienza ricevuta al suo approdo.

Capitolo Champions

La Champions League per Buffon è un capitolo doloroso, ma non vuole dire ancora ciò che pensa. Il suo trasferimento nella “Ville Lumiere” non è strettamente legato al desiderio di conquistare la coppa dalle grandi orecchie, ma rappresenta in primo luogo un modo per continuare a migliorarsi.

Il portiere preferirebbe non incontrare la Juventus in finale perché in caso di vittoria della sua squadra sarebbe difficile gestire il post gara: “La finale con la Juve è da evitare”. Incontrare i bianconeri prima della finale, invece, sarebbe una cosa gradita perché l'intervistato potrebbe ritornare all’Allianz Stadium per riabbracciare i suoi tifosi.

Oltre ad aver stretto un ottimo rapporto con il collega Areola, Buffon tiene molto a Neymar e Mbappé, perché li considera grandissimi talenti, per cui dall'alto della sua esperienza cerca di dar loro buoni consigli.

La Nazionale

Il campione del mondo 2006 pensa che la Nazionale con Mancini sia in buone mani ed è contento per Giorgio Chiellini che ha ereditato la sua fascia di capitano in Nazionale e alla Juventus.

Il Ct azzurro Mancini gli ha dato il benservito, come del resto la Juve che aveva programmato il suo avvicendamento in porta con Szczesny, anche se a lui avrebbe fatto piacere giocare con Cristiano Ronaldo: “Per misurarmi avrei voluto giocare con lui”. Riconosce che la sua ex squadra è dotata di tutti gli strumenti per vincere la Champions League: “È tra le grandi pretendenti, ma non sempre vincono le più forti”.