La stagione calcistica in questo momento è in pausa, e i giocatori stanno approfittando di queste ore per rilassarsi, ma anche per fare i bilanci dell’annata appena trascorsa. Anche Blaise Matuidi, da Dubai, ha voluto fare il bilancio del suo 2018 ed ha puntualizzato gli obiettivi per il 2019, in un'intervista rilasciata a Sky Sport. Il centrocampista è soddisfatto per essere diventato campione del mondo con la Nazionale francese, perché ha realizzato il sogno che coltivava da bambino. Sbarcato nell'estate del 2017 a Torino, è diventato un punto fermo della mediana bianconera ed ha già vinto i primi trofei anche con il club di Agnelli, cosa di cui non può che essere orgoglioso.

Consapevole che la Juventus è composta da grandi campioni, pensa che sia giusto puntare concretamente alla Champions League, tuttavia non sarà facile conquistarla perché la concorrenza è 'feroce': "I campioni devono puntare all'obiettivo più importante, che è la Champions League", questa l'affermazione dell'ex Paris Saint Germain. A febbraio si disputeranno gli ottavi di Champions League e la Juventus incontrerà l’Atletico Madrid, squadra rognosa e difficile da battere per cui è necessario lavorare al meglio per prepararsi alla doppia sfida. I 'colchoneros' sono una delle formazioni che punta alla finale tanto più che si disputerà in casa loro. Matuidi è convinto che l'impegno sarà un banco di prova importante per la Juventus: “Contro l’Atletico Madrid sarà una sfida difficile, contro un avversario che punta a vincere la Champions”.

Matuidi condanna gli episodi di violenza e razzismo negli stadi

Ultimamente il mondo del calcio italiano ha dovuto fare i conti con gli episodi di grave violenza e razzismo, avvenuti in occasione di Inter - Napoli, il giorno di Santo Stefano. Fuori dallo stadio di San Siro un tifoso è stato investito da un'auto, perdendo la vita, inoltre durante la gara si sono sentiti cori razzisti nei confronti di Koulibaly.

Il campione del mondo di Russia 2018, a tal proposito, condanna questi episodi, attribuendoli però ad una minoranza di tifosi. Il francese è fortemente convinto che il calcio deve rappresentare fonte di gioia e felicità, e a tal riguardo devono essere allontanati definitivamente dagli stadi coloro i quali rovinano lo spirito sportivo.

Occorre cambiare la mentalità al più presto per dare il buon esempio alle future generazioni: “I bambini, che sono il nostro futuro, ci guardano, guardano cosa avviene negli stadi e dobbiamo essere d'esempio per loro”, queste le convinzioni dello juventino.