La Gazzetta dello Sport ha raccolto le dichiarazioni rilasciate da Pablo Daniel Osvaldo, ex calciatore che ha militato in molti club tra i quali c'è anche la Juventus. L'intervistato ha abbandonato il mondo del calcio per dedicarsi alla musica, infatti in questo momento è in tournée in Italia insieme alla sua band. L'ex attaccante è dotato di un carattere irruento che spesso lo ha portato a litigare con molti addetti del mondo del pallone, penalizzando il decollo della sua carriera, ma lui rifarebbe tutto e non ha rimpianti anche perché il calcio gli ha dato molto.
L'italo-argentino è stato spesso convocato nella Nazionale azzurra, ma ancora oggi non sa spiegarsi la mancata chiamata al Mondiale 2014: "Malgrado 9 gol nelle qualificazioni, non sono andato al mondiale, per ragioni che nemmeno Prandelli, allora Ct, saprebbe spiegare".
I litigi sul campo sono stati parte integrante della sua vita da calciatore ed è emblematico a tal proposito l'episodio in cui stava per fare a pugni con Icardi durante una gara contro la Juventus. Guarin ha evitato il peggio ma Mancini, allenatore dell'Inter, ha dovuto chiedere la sua cessione per non scardinare gli equilibri del gruppo.
La Juve e Conte
Nonostante Osvaldo appare restio alle regole, ha dichiarato che tra i bianconeri si è trovato bene: "Alla Juventus sono stato bene, è normale che ti venga richiesto di rispettare certe regole anche per una questione d'immagine di club", questa la convinzione del rocker che poi puntualizza: "Se non lo capisci il problema sei".
Comunque il mondo del calcio ha deluso le aspettative di Daniel perché è diventato soltanto business ed ormai in seno ad esso tutto ruota intorno al dio denaro. Avendo appeso le scarpe al chiodo all'età di trenta anni, non giudica chi come Cristiano Ronaldo a quasi 34 anni ha voglia di continuare a giocare ad alti livelli. I ricordi più belli della sua prima parte di vita professionale, sono quelli vissuti negli spogliatoi dove ha conosciuto grandi campioni sul campo, ma nella realtà persone umili e a tal proposito cita Vieri, Totti, Buffon, De Rossi e Messi.
Gli allenatori con i quali ha legato maggiormente sono: Zeman, Pochettino e Conte. L'ex allenatore bianconero è forte dal punto di vista tecnico-tattico, ma è anche molto aperto, infatti sa ascoltare i suoi uomini: "Conte, uno che ti dice le cose in faccia ma sa anche ascoltare", questa la convinzione dell'ex attaccante che vedrebbe bene il tecnico pugliese sulla panchina dell'Argentina.