Un punto nelle ultime tre partite in campionato, più l'eliminazione dalla Coppa Italia. Il dato più sconfortante riguarda il reparto avanzato: zero gol in quattro partite se teniamo conto che il gol di Icardi contro Lazio in coppa è arrivato nei supplementari e per giunta su calcio di rigore. Nel 2019 i nerazzurri hanno battuto solo il Benevento negli ottavi di Coppa Italia e, se ci fermiamo al solo campionato, possiamo ben dire che questa è tra le partenze peggiori di sempre dopo il giro di boa. Un punto in tre partite, le prime tre del girone di ritorno, l'Inter lo aveva raccolto nelle stagioni 2011/2012 (Lecce-Inter 1-0, Inter-Palermo 4-4, Roma-Inter 4-0) e 2013/2014 (Genoa-Inter 1-0, Inter-Catania 0-0, Juventus-Inter 3-1).

Fece di peggio l'Inter della stagione 1985/86 che perse le prime tre gare del girone di ritorno (Pisa-Inter 1-0, Inter-Atalanta 1-3, Avellino-Inter 1-0). Ciò che colpisce più di ogni altra cosa è comunque l'assoluta sterilità offensiva che ha mandato Luciano Spalletti sull'orlo di una crisi di nervi. Nel match contro il Bologna perso per 0-1, nell'ultimo scorcio di gara è stato mandato in campo addirittura Ranocchia nel ruolo di prima punta. La dice lunga su ciò che passa nella mente di un allenatore la cui panchina è incandescente. I tifosi sui social hanno già scelto, dipendesse da loro darebbero il benservito a Spalletti ripiegando su un traghettatore ed hanno già suggerito i nomi: il tecnico della Primavera, Armando Madonna o, addirittura, una vecchia gloria come Esteban Cambiasso.

Tra i grandi ex della squadra nerazzura che hanno espresso i loro desolanti commenti sui social anche Sandro Altobelli che invoca addirittura l'arrivo di un prete.

Altobelli ricorda le parole del grande Peppino Prisco

Sul suo account Instagram, l'indimenticato 'Spillo' nerazzurro tira in ballo una figura quasi sacra della storia interista, quella dell'avvocato Peppino Prisco.

"Come pensava il nostro Peppino, se un portiere lo fai giocare centravanti potete chiamare il prete".

Il riferimento è ovviamente alla scelta di far giocare come terminale offensivo un difensore centrale come Andrea Ranocchia. "Sempre con l'Inter, amala", aggiunge nel post Altobelli al quale certamente fa male vedere la sua squadra così in profonda crisi.

Oggi per l'Inter ci vorrebbe un giocatore come lui, uno che viveva la maglia come una seconda pelle. Spillo che nella stagione 1983/84, dopo un inizio di stagione da incubo con appena un punto nelle prime quattro partite e l'ultimo posto in classifica, salvò la panchina a Gigi Radice realizzando un gol importantissimo che consegnò la vittoria contro il Napoli e diede una svolta al tunnel nel quale la squadra si era infilata. Altri tempi ed altro calcio, ma probabilmente un pò di quel vecchio spirito non farebbe male all'Inter di oggi.