Gli animi e gli umori in casa Inter non devono essere dei migliori come si evince dal tweet, senza alcuna spiegazione aggiuntiva, della società milanese: Icardi non è più il capitano e la fascia andrà a Samir Handanovic.

Marotta aveva dichiarato che non fosse reale un 'Caso Icardi' ed invece questa notizia sembra avvalorare questa tesi. La moglie-procuratrice Wanda Nara ha più volte detto che non c'era urgenza di rinnovo, con inevitabile ritocco a salire dello stipendio. Ma la richiesta, non ufficiale, di alzare pure la clausola rescissoria potrebbe essere stata determinante per la scelta del club di togliergli la fascia.

Capitano dal 2015

Era stato Roberto Mancini ad affidare la fascia di capitano a Maurito Icardi nell'estate del 2015. Il numero 9 aveva così dichiarato: "E' stato Roberto a dacidere di affidarla a me, ovviamente avvallato da spogliatoio e società. Durante il pre-campionato si vociferava su questa possibilità e durante la stagione ha visto la sua concretizzazione. Non sento il 'peso' della fascia perchè credo di essere freddo e di non soffrire la pressione." Prima di lui la fascia era di Andrea Ranocchia e Javier Zanetti, pallino di Moratti ed adesso Vice Presidente del Club.

Promesse non mantenute

I detrattori hanno sempre criticato la fascia ad Icardi perchè anche se i suoi goal sono stati spesso determinanti per il club nerazzurro sembrava, ed i fatti lo confermano, di non avere grinta e tenacia ma principalmente il carisma adatto per meritare l'ambita fascia.

Il campo avvalora questa tesi data la scarsità di goal dalla 14ma giornata ad oggi, stranamente coincisa con i mal di pancia per il rinnovo di contratto. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile ed adesso che Icardi è 'solo' il numero 9 peserebbe meno anche la sua cessione. Si è vero si tratta soltanto di un pezzo di stoffa con la lettera 'C' ma ciò che rappresenta è indicativo degli equilibri di squadra e società.

Se l'Inter ha deciso così senza mezzi termini e spiegazioni ulteriori può voler dire che Icardi non è più incedibile, anzi. La mossa potrebbe rappresentare una chiara dichiarazione della società nel voler cedere l'attaccante e chissà che il Real Madrid non prenda la palla al balzo e metta sul piatto l'intera cifra della clausola rescissoria, 110 milioni per portarselo a casa magari come 'nuovo' Benzema. Adesso bisognerà vedere come muteranno ulteriormente le prestazioni sul campo di Maurito, a Spalletti l'arduo compito di amministrarne il minutaggio.