La Juventus, senza ombra di dubbio, e' un gradino più in alto di tutte le altre squadre italiane che militano nel campionato di Serie A. Ma perché? Francesco Montervino, ex capitano del Napoli prova a rispondere a questo quesito. L'ex centrocampista azzurro ha rilasciato un'intervista ai microfoni dell'emittente radiofonica "Radio Sportiva" in cui ha analizzato la situazione societaria dei bianconeri e non solo. L'ex capitano partenopeo ha anche commentato il momento stagionale e gli obiettivi della squadra allenata da Carlo Ancelotti.

Il commento alle parole di De Laurentiis

Inizialmente, Montervino si è soffermato sulle dichiarazioni provocatorie del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che aveva contestato la presenza in Serie A di squadre come il Frosinone che non attirano né spettatori, né investitori e nemmeno emittenti. Montervino riconosce che, da sempre, De Laurentiis ha fatto della solidità del bilancio la sua forza. E la societa', in effetti, è sempre cresciuta realizzando anche importanti plusvalenze. Ma forse, puntualizza Montervino, a Napoli servirebbe un presidente più tifoso e "pazzo" in grado di far sognare i tifosi partenopei.

La differente situazione della Juventus

In questo contesto Montervino ha commentato l'emissione da parte della Juventus di un prestito obbligazionario da circa 200 milioni di euro.

Per l'ex capitano del Napoli, la situazione economica è talmente solida che "non fallirà mai". Di conseguenza, economicamente può permettersi tutto. È lo dimostrerebbe il fatto che oltre ad acquistare Cristiano Ronaldo, la Vecchia Signora ha acquistato anche altri giocatori di altissimo livello.

Considerata la forza della squadra bianconera e la solidità societaria, Montervino è obbligato ad ammettere che il Napoli deve ridimensionare le sue ambizioni sul campionato di Serie A che, di fatto, non sarebbe "mai stato in bilico".

A livello nazionale, il Napoli deve pensare a mantenere il secondo posto. E, per quanto riguarda l'Europa, la squadra partenopea deve cercare di andare più avanti possibile, con la speranza di vincere l'Europa League.

Anche perché, secondo Montervino, ad Ancelotti manca veramente poco per vincere qualcosa di importante. Di conseguenza, non ci sarebbe un problema di mentalità ma, piuttosto, di competitività. Anche perché con l'arrivo di Ancelotti il Napoli ha acquistato una proiezione internazionale.