La Juventus dopo un avvio di stagione da record, ora sta attraversando un periodo sottotono che ha portato la squadra a perdere l'ottavo d'andata contro l'Atletico Madrid al Wanda Metropolitano. L'inaspettata sconfitta per 2-0 è stata attribuita soprattutto all'operato di Massimiliano Allegri, oggetto anche di pesanti insulti sui social. Su quest'argomento spinoso ha voluto esprimere un'opinione anche l'ex bianconero Alessio Tacchinardi e l'ha fatto nell'intervista rilasciata a Il Corriere di Torino.
Il punto sul momento di Allegri
L'ex centrocampista ha esordito dicendo che nel mondo del calcio non c'è riconoscenza, neanche per chi come Allegri ha vinto una caterva di trofei, da quando siede sulla panchina zebrata.
È bastato sbagliare una partita, seppure importantissima, per essere messo alla gogna. Innanzitutto bisognerebbe aspettare il ritorno per dare un giudizio alle scelte del tecnico livornese, il quale sdegnato dalle ingiurie ha cancellato il suo profilo da Instagram e Twitter. L'intervistato è d'accordo con il gesto fatto dal 'conte Max' perché anche lui due anni fa ha tagliato i ponti con i social, ritenuti una rovina per l'ambiente calcistico. Molti sono convinti che il sodalizio Allegri - Juve sia ormai ai titoli di coda, ma Tacchinardi ritiene che sia prematuro parlare di avvicendamento. Indiscrezioni danno come possibile sostituto, il grande amico di Andrea Agnelli, Zinedine Zidane, rimasto molto legato al club: "Ha il cosiddetto stile Juve.
Se Allegri non dovesse restare, sarebbe il migliore allenatore per il club di bianconero", questa l'affermazione dell'opinionista. Inoltre il transalpino avendo vinto tre Champions League consecutive con il Real Madrid è diventato un esperto in materia, e vista l'ossessione dei torinesi potrebbe essere d'aiuto a sfatare il tabù della coppa dalle grandi orecchie.
La strategia per la rimonta
Tornando al discorso ottavo di ritorno contro i colchoneros, in programma il 12 marzo all'Allianz Stadium, l'ex giocatore pensa che servirà la partita perfetta, simile a quella di cui è stata protagonista la sua Juve nella semifinale del 2003 contro il Real. Gli uomini di Allegri dovranno scendere in campo con grande determinazione e tanta cattiveria agonistica perché bisognerà correre dei rischi per ribaltare il risultato: "I bianconeri hanno tutto da guadagnare e nulla da perdere".