Radja Nainggolan è stato l'acquisto principale del calciomercato dell'Inter dell'estate dello scorso anno, voluto con forza da mister Spalletti che ne aveva saggiato le abilità con la maglia della Roma. Tuttavia, i punti di forza mostrati dal calciatore quando aveva giocato per la formazione capitolina non si sono visti finora nella Milano nerazzurra, anche a causa dei reiterati infortuni ai quali è andato incontro il centrocampista.

Il retto femorale della coscia sinistra ed una preparazione atletica non ottimale hanno inficiato sull'inserimento totale del "Ninja" all'Inter.

Destini incrociati

Il Corriere dello Sport ha intervistato Nainggolan e lui, in piena linea con la sua personalità, non si è di certo tirato indietro nelle risposte. Il trentenne belga ha cominciato raccontando del suo rapporto con l'ormai ex ds della Roma Monchi, dicendo che spesso usava riunire i giocatori più rappresentativi per parlare di come e cosa fare per il bene della squadra e questo lo faceva sentire pienamente coinvolto nel progetto. Successivamente però, è venuto a conoscenza del fatto che il dirigente spagnolo avesse espresso dei pareri piuttosto negativi su di lui, e naturalmente ciò non è risultato ben gradito al calciatore.

A questo punto, il mediano di Anversa ha lanciato una frecciatina a Monchi, ricordando che, dopo appena tre giorni dal suo divorzio dalla Roma, squadra che aveva sempre detto di amare, è già tornato al Siviglia senza batter ciglio.

Probabilmente, dunque, se ci fosse stato un altro ds, il centrocampista sarebbe rimasto nella capitale ma, stante quella situazione, ha preferito scegliere l'Inter anche perché Spalletti ha spinto molto per averlo con sé, e di conseguenza questa per lui è stata una destinazione ottimale.

Su Zaniolo ci ha tenuto a sottolineare che ha fatto molto bene in 18 partite su 20, ed è giusto che si parli di lui in maniera entusiastica anche se, a differenza del giovane talento giallorosso, lui ha giocato ad alti livelli 9 stagioni su 10, con quest'ultima che non è andata benissimo a causa di infortuni e ricadute.

I voti alla stagione

Alla domanda su che voto darebbe alla propria stagione, il "Ninja" ha risposto che sicuramente quest'anno sarebbe potuto andare decisamente meglio. Ciò che ha pregiudicato titolarità e prestazioni sono stati due fattori a suo avviso: la preparazione atletica non ottimale e le ricadute degli infortuni. Lo stop in precampionato, anche se leggero, è stato in una zona delicata come il retto femorale della coscia sinistra, quindi ogni volta che rientrava in campo il problema si ripresentava, facendogli così accumulare un minutaggio equivalente a 8-9 partite, anziché le 40-50 che era abituato a disputare con la Roma.

La preparazione fisica incompleta - ha sottolineato il centrocampista nerazzurro - ha fatto il resto, facendo sì che riscontrasse diversi problemi anche perché ormai ha compiuto 30 anni ed il corpo comincia a reagire meno tempestivamente ai traumi fisici.

Infine l'ex Piacenza e Cagliari ha voluto evidenziare che questa sua prima stagione all'Inter è stata certamente al di sotto delle aspettative sue e probabilmente anche dei tifosi ma che in futuro, giocando più frequentemente, potrà essere nuovamente al meglio, dimostrando così il suo valore.