Non sono senza dubbio parole al miele quelle di Luciano Spalletti nei confronti di Mauro Icardi. Dopo la sconfitta dell’Inter contro la Lazio, e la mancata convocazione dell’argentino (in tribuna ieri a San Siro), il tecnico di Certaldo si è presentato in conferenza stampa rivolgendosi così ai giornalisti presenti: "Icardi? Per come si è comportato deve stare fuori". L’ex tecnico della Roma ha fatto notare come la situazione sia sotto gli occhi di tutti, e che Icardi avrebbe anche potuto giocare un tempo, ma ora, ha aggiunto, è giusto lasciare spazio ad altri calciatori della rosa: è fondamentale per Spalletti avere credibilità e stare all'interno dello spogliatoio.

L'allenatore nerazzurro ha poi voluto "sgonfiare" il giocatore Icardi, sottolineando come al mondo vi siano solo due calciatori che fanno la differenza, leggasi Lionel Messi del Barcellona e Cristiano Ronaldo della Juventus. "E' la disciplina - ha specificato - il valore aggiunto di un professionista". Un commento durissimo quello dell’allenatore dell’Inter ai microfoni di Sky Sport, parole che riflettono probabilmente l’umore dello spogliatoio intero e della società nerazzurra nei confronti del numero 9 argentino

Spalletti: 'Icardi? Vi sembra normale mediare con un avvocato?'

Spalletti parla anche della mediazione che la società ha dovuto attuare con l'avvocato per far tornare a giocare Icardi, una vicenda che ovviamente i tifosi, che amano l'Inter alla follia, non hanno preso bene.

Il tecnico definisce tale situazione con il termine "umiliante", dicendo che ha bisogno di far giocare gli altri calciatori, soprattutto se il numero 9 dovesse continuare a comportarsi come ha fatto finora. Impossibile che tali parole non abbiano delle conseguenze, e la sensazione circolante è che il rapporto fra l’allenatore nerazzurro e l’attaccante sudamericano sia ormai definitivamente chiuso.

A fine stagione si tireranno quindi le somme: se resterà uno, se ne andrà l'altro, e ora come ora pare avere maggiori chance di rimanere Spalletti. Del resto Icardi sono ormai un paio di mesi a questa parte che si mostra inquieto, voglioso di ottenere un rinnovo del contratto a cifre milionarie che però la società di corso Vittorio Emanuele non intende elargirgli.

Se ne riparlerà durante l'estate che verrà, ma i prossimi 60 giorni potrebbero davvero essere gli ultimi di Icardi ad Appiano Gentile. Il suo futuro? Si mormora che vi siano diverse big pronte a fare follie per lui: con un assegno da 110 milioni di euro lo si potrebbe strappare all'Inter.