Gennaro Gattuso non è più l’allenatore del Milan: il tecnico ha firmato la rescissione consensuale dell’accordo che lo legava per altri due anni alla società rossonera. Una scelta dettata da diversità di vedute con la dirigenza, che sembra voler puntare soprattutto sui giovani e che nasconde un retroscena particolare: con la firma messa ieri nero su bianco, Gattuso rinuncia a quasi 11 milioni di euro che serviranno a pagare gli stipendi del suo staff sino al 2021, quando era prevista la fine naturale del contratto.
Un’avventura durata 18 mesi
L’interruzione del rapporto tra Gattuso e il Milan è giunta inaspettata.
Nonostante le difficoltà incontrate in campionato, nelle ultime settimane le possibilità di permanenza dell’ex centrocampista alla guida dei rossoneri erano via via aumentate, ma negli ultimi giorni, nonostante la qualificazione per la prossima Europa League, tra tecnico e dirigenti sono emerse differenze di vedute per il futuro.
Il Milan sembra voler infatti fondare un nuovo ciclo, partendo da un gruppo di giocatori giovani da far crescere e maturare. Una visione non condivisa da Gattuso che ha preferito lasciare ma, al tempo stesso, tutelare ancora una volta le persone a lui affidate. Non i giocatori ma i componenti del suo staff, che grazie alla somma cui Gattuso ha rinunciato potranno continuare a percepire i loro stipendi sino al 2021.
Il ringraziamento dell’a.d. Gazidis
“Ho avuto il privilegio di lavorare con Rino in questi sei mesi dal mio arrivo al club”, ha dichiarato l’amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis, ricordando che grazie al tecnico di Corigliano Calabro il Milan ha raggiunto il più alto punteggio nella classifica di Serie A dal 2013 a oggi e di aver apprezzato come Gattuso abbia lavorato senza sosta, assumendosi ogni responsabilità.
“Grazie Rino, dal profondo del cuore”, ha concluso Gazidis.
Via anche Leonardo
Anche Leonardo, direttore generale dell’area tecnico-sportiva del Milan, ha annunciato le sue dimissioni dall’incarico dopo poco meno di un anno dal suo ritorno nell’entourage rossonero: alla base della rinuncia vi sono sempre divergenze con i piani del fondo Elliott, proprietario del Milan, per il futuro.
Per lui si profila un ritorno al Paris Saint Germain oppure di un ruolo dirigenziale nella nazionale brasiliana.
Caccia al successore di Gattuso
Ancora nulla di certo su chi prenderà il posto di Gennaro Gattuso alla guida del Milan: se da un lato è praticamente sicura l’uscita dalla lista dei papabili di Luis Campos, attuale tecnico del Lille cui però è vincolato da un contratto di difficile rescissione, dall’altro compare una ridda di nomi senza un vero e proprio favorito. Si va da Simone Inzaghi a Sarri (che però è stato accostato più volte alla Juventus) e a Giampaolo, attualmente sulla panchina della Sampdoria, oltre all’allenatore del Monaco Jardim. L’unico aspetto certo è che il Milan non potrà tardare nel decidere la nuova nomina se vuole veramente gettare le basi, più che per una nuova stagione, per un nuovo ciclo societario.