Maurizio Sarri, nella sua testa, già sta immaginando quella che potrebbe essere la Juventus della prossima stagione. Un club, come quello bianconero, che è destinato a giocare una cinquantina di partite annuali non può permettersi di avere solo un gruppo di undici titolari e parlare di formazione tipo, alle volte, può essere rischioso. Tuttavia, molto spesso, individuare quelli che sono gli undici calciatori che possono comporre un undici ideale, rappresenta un presupposto per iniziare ad individuare quelli che potrebbero essere i temi tattici principali.

In attesa di capire se davvero arriverà un grande nome dalla cintola in su, al momento il grande colpo dell'estate bianconera è De Ligt. Un nome di primissimo livello ma che non sposta gli equilibri tattici, considerando che si tratta di un difensore che, idealmente, raccoglierà il testimone da uomini d'esperienza come Chiellini e Bonucci, il cui contributo, però, potrà essere tangibile anche in questa stagione.

La difesa a quattro è la base

La Gazzetta dello Sport ogni giorno pubblica una rubrica in cui vengono riassunte le operazioni di ciascuna squadra sul mercato oltre ad un'ipotetica formazione ideale. Uno schieramento che nasce anche da quelli che sono i test che vengono fatti nel precampionato.

Oggi, volendo immaginare ciò che ha in testa Sarri, c'è un caposaldo: la difesa a quattro. Difficilmente si vedrà uno schieramento a tre come quello che, talvolta, Antonio Conte o Massimiliano Allegri hanno proposto in talune occasioni. Oggi davanti a Szczesny la rosea immagina una linea a quattro composta da Cancelo, De Ligt, Chiellini ed Alex Sandro.

Uno schieramento in cui i due difensori dovranno garantire una solidità tale da ammortizzare due terzini che non si sottraggono a spingere con costanza e che sembrano quasi tagliati su misura per le idee tattiche di Sarri.

Pjanic può essere l'uomo chiave

Nel centrocampo ipotizzato Pjanic trova posto tra Rabiot e Ramsey. Il mix tra quantità, qualità e fisicità fa invidia a tante squadre in Europa, ma è dal bosniaco che probabilmente partirà buona parte della produzione di gioco.

Ha piede e lettura delle situazioni tali da poter essere l'ideale direttore d'orchestra di una squadra che si farà valere, come accadeva nel Napoli e nel Chelsea, con inserimenti dei centrocampisti, tagli degli attaccanti e incursioni da servire al millimetro. In attacco, invece, nel tridente ipotizzato Cristiano Ronaldo parte da esterno sinistro con Dybala centravanti (alla Mertens) e Douglas Costa. Il portoghese potrà essere considerato un jolly della prima linea, considerato che, di fatto, può occupare tutte le zone dell'attacco.