Alla fine della scorsa stagione aveva fatto intendere che ci sarebbero state trattative serie per la cessione del Genoa, poi Enrico Preziosi aveva confermato l'interesse da parte di York Capital, sfumato in un nulla di fatto per la virata sulla Sampdoria. Ora il presidente rossoblu esclude categoricamente la presenza di interlocutori seri per trattare la vendita del club, benchè negli ultimi tre mesi pare che abbia dialogato con l'ex patron del Parma, Giampietro Manenti.
Giampietro Manenti-Genoa, un corteggiamento lungo tre mesi
Il nome dell'imprenditore brianzolo è rimbalzato sulle pagine di Primocanale Sport che, in esclusiva, ha raccontato i dettagli di una trattativa mai decollata e probabilmente destinata a non concretizzarsi.
Giampietro Manenti rappresenterebbe un gruppo di imprenditori interessati ad acquistare il Genoa ma Preziosi, a quanto pare, non sarebbe affatto convinto, forse perchè il suo interlocutore era finito in carcere proprio ai tempi del Parma, quando voleva evitare il fallimento del club ducale.
Prima di approdare al Parma, Giampietro Manenti aveva provato ad acquistare il Brescia di Gino Corioni ma anche lì fu accolto con freddezza dalla piazza e dallo stesso patron delle rondinelle, che alla fine decise di tenersi il club. Giampietro Manenti dice di essere pulito e vittima di un complotto, forte delle battaglie legali che sostiene di aver vinto dopo la sua parentesi calcistica. Preziosi non sembra dare peso a questa pista e proprio nella giornata di ieri ha escluso trattative serie in corso.
La manifestazione di interesse ad inizio estate
Eppure, ad inizio a giugno, Giampietro Manenti aveva fatto recapitare ad Assietta una manifestazione di interesse concreta, rappresentate un gruppo di finanziatori genovesi. L'advisor ha ovviamente fatto le sue valutazioni, approfondendo la questione con incontri e consulenze legali fino ad arrivare alla due diligence.
L'operazione si è incagliata proprio durante l'analisi dei conti, con l'advisor Assietta che non avrebbe mai comunicato a Giampietro Manenti il reale prezzo di vendita del Genoa. Un atteggiamento che fa trasparire totale sfiducia nei contatti dell'uomo d'affari brianzolo, su cui inevitabilmente pesa il disastro Parma, almeno dal punto di vista mediatico.
Lui avrebbe ribadito in ogni incontro di essere semplicemente un intermediario e che i finanziatori dell'operazione avrebbero già identificato tutti i soggetti da piazzare nel nuovo organigramma, tra cui la figura del presidente e tutti i dirigenti. Dopo i mancati riscontri, a metà luglio, il gruppo di Manenti sarebbe tornato alla carica per tastare la reale intenzione di Preziosi di cedere il Genoa. Il Joker avrebbe dato una sorta di via libera a trattare ma ancora una volta qualcosa non ha funzionato e le recentissime dichiarazione del patron sembrerebbero mettere una pietra tombale anche su questa operazione. Per fortuna, verrebbe da dire, visti i precedenti di Manenti. Ma gli altri interlocutori poco seri a cui ha alluso il presidente chi sarebbero? Saperlo sarebbe un primo passo per valutare in trasparenza le scelte dell'attuale proprietà sul futuro del Genoa.