È uno dei problemi principali del calcio italiano ed in queste prime giornate di campionato la 'piaga' si è acuita in molti stadi: parliamo del razzismo. Nelle conferenze stampa di presentazione della quinta giornata di campionato, tanti allenatori hanno sottolineato che il problema è reale e va risolto. A tal riguardo ha parlato anche Antonio Conte che, nel presentare il match fra Inter e Lazio, ha toccato molti argomenti e se l'è presa soprattutto con quei giornalisti che alimentano odio e rancore, anche nei suoi riguardi. Molto diretto come nel suo stile, Conte ha dichiarato che 'fossi un direttore caccerei a calci nel c...

i giornalisti che fomentano odio'. Il tecnico pugliese si è riferito soprattutto a chi sta già gettando benzina sul fuoco sul match Inter e Juventus, previsto a San Siro il 6 ottobre. Lo stesso Conte ha tenuto a ribadire che il giornalista in quanto tale ha una grossa responsabilità e deve pesare le parole, senza alimentari rancori o aizzare in qualche modo reazione smodate.

Su Sanchez: 'Ha bisogno di tempo'

Nella stessa conferenza stampa di presentazione di Inter-Lazio, il tecnico pugliese ha parlato ovviamente anche del match di domani sera ed in merito alla possibilità di allargare la base dei titolari, ha sottolineato che finché non avrà le giuste garanzie dalle riserve non potrà rischiare troppo.

Non è mancata poi una domanda dedicata a Sanchez ed al suo mancato impiego, anche nel derby: anche qui Conte ha risposto ribadendo che il giocatore ancora deve conoscere a fondo gli schemi tattici del tecnico pugliese ed avrà bisogno di tempo per assimilarli.

Su Lukaku e Barella

In merito a Lukaku, Conte non ha voluto soffermarsi troppo in quanto secondo il tecnico pugliese si è parlato fin troppo di lui mentre riguardo a Barella lo stesso allenatore nerazzurro è convinto che possa diventare uno dei riferimenti dell'Inter per i prossimi 10 anni.

Il tecnico salentino ha poi parlato del riferimento fatto da Godin che lo ha paragonandolo a Simeone: l'ex Ct della nazionale italiana si ritiene molto simile all'argentino quando entrambi calcavano i campi, nello stile, mentre la differenza principale fra loro da allenatori è che lui si sente più 'girovago' mentre Simeone è più 'fedele' alla stessa panchina in quanto è da tempo all'Atletico Madrid. Ha poi sottolineato che Simeone è un grandissimo tecnico. In merito al suo futuro all'Inter, si augura che possa rimanere tanti anni perché significa che è riuscito ad aprire un ciclo vincente.