Il nuovo allenatore della Juventus Maurizio Sarri è stato protagonista della prima conferenza di vigilia per Fiorentina-Juventus. Durante le prime due di campionato l’ex Napoli e Chelsea non è stato in grado di rispondere alla stampa a causa della polmonite, ma adesso che la sua malattia è alle spalle, lui con grande piacere ha risposto ai giornalisti presenti in sala.

'La Juventus ha vinto perché era la squadra più forte'

Tornando ai tempi del Napoli, Sarri ha ricordato alcuni suoi sfoghi sul club di Andrea Agnelli, ma con il senno di poi, è convinto che la sua attuale squadra ha vinto solo grazie ai suoi meriti e non certo per “aiutini” o episodi particolari: “La Juventus ha vinto perché era la squadra più forte”.

Quando era sulla panchina dei partenopei ha perso lo scudetto con dieci punti di svantaggio e ciò a dimostrazione dello strapotere bianconero. Nella stagione 2016/2017 invece la lotta per il tricolore si è protratta fino alle ultime due giornate ed allora in quel caso ci sta, secondo Sarri, che un episodio a favore possa essere determinante. Dopo due mesi in bianconero, il tecnico di Valdarno può affermare che la Juventus gode di grande organizzazione, ma il suo punto di forza è quello di archiviare nel giro di pochi secondi un successo per pensare immediatamente alla prossima sfida: “Questa società ha la capacità di archiviare la vittoria in trenta secondi per iniziare a pensare all’impegno successivo”.

Il modus operandi di cui parla il tecnico è, secondo lui, espressione della mentalità vincente che da sempre contraddistingue i bianconeri.

La professionalità

Un altro aspetto che ha stupito Sarri è la serietà dei giocatori, rimasti in Continassa durante la pausa per le nazionali. In tutta la sua carriera l’intervistato non ha mai visto calciatori lavorare così bene, con il campionato in stand-by perché di solito mancano le motivazioni per esprimersi ad alti livelli: “In questi giorni ho visto una professionalità e un’applicazione che non mi era mai capitato di vedere”.

L’esperienza al Chelsea ha ammorbidito il tecnico che non ha nessun intenzione di stravolgere il DNA della Juventus e farne una fotocopia del suo ex Napoli: “Voglio che la squadra segua le mie idee, ma questa sarà una creatura differente”. Per la squadra prospetta un gioco che prevede meno palleggio e più fisicità. Sarri in poco tempo sembra essere stato ammaliato dalla Juventus al contrario della sua anziana mamma che non è stata favorevole alla sua scelta.

L’ex impiegato in banca comprende la madre perché è stata da sempre una tifosa della Fiorentina ed anche lui ha molti ricordi legati allo stadio Artemio Franchi, uno dei quali vorrebbe cancellarlo perché gli è costato lo scudetto. Adesso Sarri vorrebbe cancellare quel brutto episodio con la vittoria di domani pomeriggio.